decide di usarlo per ampliare gli studi di Pavlov sul condizionamento. Lo scopo dell'esperimento, infatti, è dimostrare che un'emozione quale la paura può essere il risultato di un processo di condizionamento ambientale, e osservare il processo in modo sistematico.
Che cosa voleva dimostrare Watson con l'esperimento del piccolo Albert?
Che cosa voleva dimostrare Watson con l'esperimento sul piccolo Albert? L'esperimento dimostrava come uno stimolo apparentemente neutro, possa essere correlato a risposte spiacevoli e, successivamente, generalizzato e che ogni essere umano apprende tramite un condizionamento da parte dell'ambiente.
Rosalie Rayner, classe 1898, è stata studentessa, collaboratrice e in seguito moglie di Watson. Non ancora sposati, hanno condotto l'esperimento noto come “Piccolo Albert”, dal nome del bambino partecipante allo studio, chiamato Albert B (da qui il nome dell'esperimento del piccolo Albert).
Watson, principalmente, affermava che il comportamento manifesto è la sola unità di analisi scientificamente studiabile da parte della psicologia, poiché i processi interni della mente umana, essendo non percepibili dall'osservatore esterno, non possono essere considerati oggetto di analisi scientifica.
Il bambino morì a 6 anni nel 1926 a causa dell'idrocefalia che lo affliggeva dalla nascita, passando i suoi ultimi anni di vita cercando di superare le paure radicate nel suo subconscio.