Che differenza c'è tra beatificazione e santificazione?
Domanda di: Danny Bellini | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5
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"Beatificazione" è il riconoscimento formale, da parte della Chiesa, dell'ascensione di una persona defunta al Paradiso. Tuttavia però i beati non possono ancora essere considerati formalmente santi. Lo stato di santità viene riconosciuto al termine di un processo più lungo che prende il nome di "canonizzazione".
Vi è una differenza sostanziale tra Beato e Santo: definendo un defunto Beato lo si riconosce come in Paradiso e quindi in grado di intercedere con Dio per i fedeli, mentre il riconoscimento dello stato di Santo aggiunge il permesso per la venerazione a livello universale.
Il beato può diventare santo dopo un'apposita procedura che in genere dura alcuni anni. La decisione di un esito positivo o meno del processo spetta al Pontefice e si sancisce attraverso un atto pontificio.
Il candidato, per diventare ufficialmente santo, deve essere prima riconosciuto servo di Dio, poi venerabile e poi beato. È definito servo di Dio dal momento in cui viene aperto il processo e in attesa che si verifichi un miracolo attribuibile al suo intervento.
Ai Confessori è richiesta la “prova” di un miracolo per potere essere proclamati Beati, mentre non è richiesta ai Martiri. Per diventare santi, infine – che si sia Martiri o Confessori – è richiesta la prova di un altro miracolo.