Che differenza c'è tra dimissioni volontarie e risoluzione consensuale?

Domanda di: Teseo Palumbo  |  Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2023
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Nelle dimissioni volontarie, il lavoratore si dimette dal suo impiego senza alcuna mediazione da parte dell'azienda e non è necessario alcun accordo. La risoluzione consensuale, invece, viene solitamente utilizzata quando entrambe le parti concordano di interrompere il rapporto di lavoro in modo amichevole.

Quando fare la risoluzione consensuale?

Quando le parti riconoscono che è venuta meno la reciproca convenienza alla prosecuzione del rapporto contrattuale possono risolvere il rapporto di lavoro per mutuo consenso mediante un accordo di risoluzione consensuale.

Quando la risoluzione consensuale dà diritto alla NASpI?

Naspi e risoluzione consensuale

La risoluzione consensuale infatti non impedisce il riconoscimento della prestazione di disoccupazione, ossia si potrà accedere alla NASpI dopo: la risoluzione consensuale nell'ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro art. 7 L. n.

Cosa vuol dire risoluzione consensuale?

“risoluzione consensuale”. A differenza delle dimissioni, che promanano da una decisione del lavoratore, la risoluzione consensuale è basata sull'incontro delle volontà delle parti, entrambe decise a porre fine al rapporto di lavoro in essere.

Come dimettersi con risoluzione consensuale?

I lavoratori che intendono rassegnare le dimissioni e le risoluzioni consensuali devono comunicarlo esclusivamente attraverso una procedura telematica, disponibile sul sito del Ministero del Lavoro, pena l'inefficacia delle stesse.

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