Prima di tutto la carne: in entrambi i casi è di suino, ma mentre il primo è fatto con parti del maiale sia grasse che magre, la soppressata è impastata solo con tagli magri (coscia, spalla, filetto o rifilatura del prosciutto).
“Saupressado”, ovvero salato e pressato: così – restando fedeli alle origini provenzali - in Veneto chiamano la soppressa, realizzata con carni di suino locale e parti di prosciutti, coppa, spalla, pancetta, grasso di gola e lombo e spesso condito con aglio, cannella o chiodi di garofano.
La soppressata è preparata con una selezione di tagli nobili di prosciutti, spalle e rifili di pancetta e lardo tenero (questi ultimi, in particolare, vengono usati allo scopo di "ammorbidire" la carne, normalmente troppo magra per poter essere usata da sola), anche se esistono delle varianti fatte con carne bovina.
La soppressa è un salame tipico della regione Veneto, nella quale è prodotta. Si utilizzano varie parti del maiale mescolate insieme con l'aggiunta di aglio. La macinatura è infilata in budelli naturali di bovini e lasciata stagionare per minimo 2 mesi.
Nella prima, salame di suino nero, lo scettro va a al Salame gentile di Mora romagnola ottenuto da tagli selezionati di prosciutto e lombo di questa razza suina autoctona, con l'aggiunta di lardelli tagliati a dadini, sale dolce di Cervia e pepe nero in grani.