Domanda di: Monia Conte | Ultimo aggiornamento: 3 dicembre 2023 Valutazione: 4.7/5
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In quello romano al 30 settembre è ricordata S. Sofia, madre delle sante Fede, Speranza e Carità, che, secondo gli Acta, era di nobile stirpe milanese; venuta a Roma con le figlie, vi subirono il martirio, prima queste, poi sulla loro tomba la madre; i loro corpi furono sepolti sulla via Aurelia.
Sofia, dopo essere stata privata dei suoi abiti, fu ricoperta con il marchio dell'infamia e successivamente fustigata. Dopo aver torturato la madre le figlie furono interrogate separatamente e il giudice agì nella speranza di far perdere loro la fede in Cristo Salvatore.
Scappa da Bisanzio e su una nave arriva a Siracusa. Dopo un lungo cammino, si ferma nelle terre di Pantalica dove ha inizio la sua missione. Qui, sul punto esatto in cui getta la treccia dei suoi capelli, si apre una fonte nella quale scorre acqua purissima, cristallina.
Affermatosi in ambito cristiano come sinonimo della sapienza divina, si diffuse nei primi secoli del cristianesimo anche per il culto di S. Sofia martire sotto Traiano con le figlie Fede, Speranza e Carità, in ricordo della quale ricorre anche l'onomastico.
Patrona dell'intelletto, protettrice delle persone intelligenti. Invocata contro le malattie contagiose. Del resto, una santa patrona per le persone stupide non sarebbe stato un bel regalo!