Che si mangia il 26 dicembre?

Domanda di: Ciro Riva  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Dopo i bagordi del 24 e del 25, in molte case il pranzo di Santo Stefano è decisamente più light. Chi preferisce un menù leggero, ma allo stesso tempo gustoso, punta a ricette classiche come brodi, zuppe e minestre. Fra le più diffuse ci sono sicuramente i tortellini o i passatelli in brodo.

Che si mangia il giorno di Santo Stefano?

La tavola di Santo Stefano, regione per regione

Sempre sulle tavole emiliane capita di mangiare un secondo più gourmand come il petto d'anatra e proprio la carne di manzo, in particolare il brasato, è molto apprezzata nel Nord. In Lunigiana sono, invece, tipici i testaroli, una delle più antiche pastasciutte.

Cosa cucinare il 26 dicembre a pranzo?

Cosa cucinare a Santo Stefano, menù di terra
  • Pizza di pasta sfoglia con prosciutto e funghi. Pizza rustica. Bruschette ai peperoni.
  • Crostini di polenta. Involtini di zucchine al forno. ...
  • Rotolo di pizza con prosciutto e mozzarella. quiche agli spinaci. ...
  • Tagliatelle al ragù di agnello. Pappardelle con radicchio e speck.

Cosa si mangia il 26 dicembre a Roma?

Ognuno di voi lo sa, a parte gli avanzi delle cene e dei pranzi, precedenti a questa data, Santo Stefano rappresenta per grandi e piccini la messa in tavola di un atro piatto: la “Stracciatella“.

Cosa si cucina a Napoli il 26 dicembre?

A Napoli non si finisce mai di mangiare: ecco il tipico menu del pranzo di Santo Stefano. Minestra maritata, manfredi con la ricotta, noccioline, frutta, dolci, taglieri di salumi: chi più ne ha, più ne metta. Il pranzo di Santo Stefano a Napoli è tutt'altro che "detox".

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