Domanda di: Maggiore Silvestri | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Chi dorme poco tende solitamente a vivere meno: una notte di sonno rigenerante, infatti, è fondamentale per il nostro benessere e prioritaria per la nostra salute. Chi pensa il contrario sbaglia e questo potrebbe riflettersi negativamente sulla qualità della vita.
Il legame, più volte evidenziato anche su queste colonne, è emerso da diversi studi epidemiologici che hanno evidenziato, nelle persone che dormono meno di 5-6 ore al giorno o che hanno un sonno molto disturbato, numeri più alti in termini di incidenza (nuovi casi) e mortalità (decessi) dovuti a eventi cardiovascolari.
La carenza del sonno può portare a problemi di salute fisici e mentali, lesioni, perdita di produttività e persino a rischi maggiore di morte. Inoltre la privazione del sonno spesso è causa di sonnolenza diurna, di cali di concentrazione e riduzione delle prestazioni sul lavoro o nello studio.
Si parla infatti del 32% in persone che dormivano cinque ore o meno a 60 anni, e del 40% in coloro che lo facevano a 70. Dormire di più e bene inoltre, allungherebbe la vita. Lo stesso studio ha infatti anche scoperto che un cinquantenne che dorme poco ha il 25% di probabilità di morire prima di chi lo fa il giusto.
La mancanza di sonno intensifica i segni di invecchiamento
Quando una persona vive una condizione di privazione di sonno, è più probabile che alcuni segnali rivelatori compaiano sul suo volto: Occhiaie e borse sotto gli occhi. Aumento delle rughe e perdita di tono cutaneo.