Gesta, o Gesmas, nome con cui è altrimenti conosciuto il cattivo ladrone
ladrone
San Disma noto anche come il buon ladrone, il saggio ladro, il ladro riconoscente o il ladro sulla croce, è uno dei due ladri senza nome nel racconto di Luca della crocifissione di Gesù nel Nuovo Testamento. Il Vangelo di Luca lo descrive chiedendo a Gesù di "ricordarsi di lui" quando Gesù entrerà nel suo regno.
Nei Vangeli canonici le tre pie donne vengono descritte in modo diverso. Matteo parla di tre donne ai piedi della Croce, due di nome Maria (Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe), e la madre dei figli di Zebedèo, ma non menziona la Madonna (Matteo 27,55-56).
Oggi parliamo proprio di San Disma, o Dismas, il Buon Ladrone, uno dei ladroni crocifissi con Gesù, conosciuto anche come Tito in alcuni testi apocrifi, come il Vangelo arabo per l'infanzia, e come Rach dalla Chiesa ortodossa russa. Il Vangelo secondo Luca è uno dei tre Vangeli sinottici. Infatti…
Il Vangelo arabo, un apocrifo del VI secolo, chiama invece i due ladroni Tito (Disma) e Dimaco (Gesta) e riferisce che Tito impedì ad altri ladroni della sua banda di derubare Maria e Giuseppe durante la loro fuga in Egitto.
Il buon ladrone convertito rimproverò il cattivo ladrone che bestemmiava (non raffigurato nel dipinto), ammise che «quanto a noi davvero giustamente perché paghiamo la pena dei nostri misfatti; ma lui non ha fatto nulla di male» e con Gesù disse «- Signore ricordati di me, quando giungerai nel tuo regno».