Nel 1709 un droghiere e fabbricante di colori tedesco di nome Johann Jacob Diesbach scoprì per caso un nuovo pigmento blu mentre armeggiava con potassa e solfato di ferro. Il nuovo colore venne inizialmente chiamato «blu di Berlino», ma in seguito divenne noto come «blu di Prussia».
Il BLU venne creato intorno al 2.200 a.C dagli egizi, infatti porta il nome di “Blu egizio”. Tra i principali minerali cupriferi (che contiene rame) estratti in quest'epoca vi era l'azzurrite, di colore variabile tra l'azzurro verdastro ed il blu.
Gli antichi lo ottenevano dai lapislazzuli, dall'azzurrite o da composti a base di rame. Dalle piante guado e indigofera si ottenevano pigmenti naturali per tingere i tessuti. La disponibilità di queste sostanze ha condizionato ovviamente la diffusione del blu fra i popoli.
Se entriamo poi nella disciplina dell' etimologia dei colori, scopriamo che la parola blu deriva dall'antico germanico blau e che l'azzurro viene dal persiano lazhward, il nome originale del lapislazzulo. Così come il turchino e il turchese rimandano alla Turchia, paese in cui la pietra era molto diffusa.
IL BLU COBALTO Nel Medioevo, il vetro blu era prodotto con il cobalto. Nel 1802 i chimici lo combinarono con l'allumina per creare un pigmento blu luminoso, puro. In Cina, il cobalto è stato il pigmento scelto per gli iconici modelli di porcellana blu e bianca emersi nella regione.