Domanda di: Lia Marchetti | Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
(59 voti)
Il corsivo è detto anche aldino perché fu introdotto per la prima volta da Aldo Manuzio. Disegnato e realizzato dal bolognese Francesco Griffo
Francesco Griffo
Francesco Griffo o Griffi, noto anche come Francesco da Bologna (Bologna, 1450 circa – Bologna, 1518 circa) è stato un tipografo e incisore di caratteri italiano.
https://it.wikipedia.org › wiki › Francesco_Griffo
È stata l'ideatrice Elisa Esposito a portare alla ribalta il curioso metodo di pronuncia delle parole. I finali delle frasi si allungano e i toni delle sillabe cambiano radicalmente per ottenere un tono di voce acuto e insolito: questo è il cörsivœ.
La parlata in corsivo nasce infatti su TikTok come presa in giro della cadenza milanese utilizzata da alcune ragazze nei video in cui si parla di serate in discoteca, aperitivi alla moda e confessioni tra amiche.
Cosa vuol dire parlare in corsivo? Parlare in corsivo, anzi cörsivœ, vuol dire semplicemente utilizzare le vocali chiuse e allungare la pronuncia della parola, soprattutto nella sua parte finale. Così facendo cambiano anche le tonalità delle sillabe, e la voce finisce con l'avere un tono più acuto del normale.
E' il nuovo trend del momento su TikTok: tutti vogliono parlare in corsivo. Stanno riscuotendo notevole successo infatti le lezioni che Elisa Esposito, influencer milanese, impartisce ai suoi followers dal proprio canale social.