Fin quando si è parenti?

Domanda di: Sig.ra Naomi Parisi  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Nel termine stretto della legge, i parenti sono coloro che hanno un legame di sangue. Quindi i parenti possono essere i genitori, i nonni, i bisnonni, fratelli/sorelle, nipoti in linea retta, nipoti in linea collaterale, gli zii (fratello/sorella di un nostro genitore), i cugini di primo grado e di secondo grado ecc.

Quando si perde il grado di parentela?

L'unico esempio nel quale il vincolo di parentela è inesistente si ha quando si procede all'adozione delle persone di maggiore età, perché in questo caso l'adozione è finalizzata a creare una discendenza a favore di coloro che non hanno figli (art. 291 c.c.).

Come capire se si è parenti?

Sono parenti in linea retta le persone che discendono l'una dall'altra (genitore-figlio). Sono parenti in linea collaterale coloro che, pur avendo uno stipite comune, non discendono l'una dall'altra (fratelli o cugini).

Chi è considerato parente?

parentela (art. 74 c.c.) Sono parenti, quindi, il padre ed il figlio, il nonno ed il nipote, i fratelli, i cugini, se hanno uno stipite in comune e così via.

Che differenza c'è tra parenti e affini?

In base agli artt. 74,75 e seguenti del Codice Civile si precisa che: - la parentela è il rapporto giuridico che intercorre tra persone che discendono da uno stesso stipite e sono quindi legate tra loro da un vincolo di consanguineità; – l'affinità è il vincolo tra il coniuge e i parenti dell'altro coniuge.

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