Domanda di: Ing. Cassiopea Villa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
(43 voti)
104 ma si tratta di una misura complementare e che richiede il superamento di una visita di accertamento specifica. È quindi possibile che un caregiver si occupi di un familiare invalido civile con indennità di accompagnamento che però non è considerato con handicap grave ai sensi della Legge 104.
Che differenza c'è tra la 104 e l'accompagnamento?
La Legge 104 e l'accompagnamento sono concesse in base alla valutazione della condizione sanitaria. La differenza sostanziale tra le due è la seguente: la Legge 104/1992 è data in caso di riconoscimento dell'handicap. l'accompagnamento si ottiene quando viene riconosciuta l'invalidità totale o permanente (al 100%).
Qual è la percentuale di invalidità per ottenere la 104?
La legge 104: la nuova percentuale
Ma rispetto al requisito minimo di invalidità, si deve avere una percentuale superiore al 33,33%,ciò basta per avere i benefici previsti dalla legge. Attualmente se si tocca questa percentuale, è prevista la concessione gratuita di ausili e protesi.
L'indennità di accompagnamento è un sostegno economico statale pagato dall'Inps, previsto dalla legge 11 febbraio 1980, n. 18 per le persone dichiarate totalmente invalide e/o incapaci di deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore oppure incapaci di compiere gli atti quotidiani della vita.
Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104?
I lavoratori che assistono un parente affetto da handicap grave e riconosciuto come tale ai sensi della legge 104 possono ottenere la pensione anticipata grazie all'Ape sociale: è necessario che sia accertata una percentuale di invalidità superiore al 74% e che il disabile conviva da almeno 6 mesi con il richiedente.