Chi ha portato il grano in Italia?

Domanda di: Sig. Boris Ferri  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Per quanto riguarda il grano tenero ne importiamo soprattutto dalla Francia, anche se negli ultimi anni sono aumentati gli arrivi da paesi dell'Est che fanno parte dell'Unione Europea (Ungheria, Romania, Polonia) – ma anche dalla Russia.

Chi porta il grano in Italia?

L'Italia, come il resto dell'Ue, non è dunque dipendente dalle importazioni dei due ex Paesi dell'Urss, a differenza di quanto avviene con gas e petrolio. I nostri maggiori fornitori di grano sono Francia (19,9%), Canada (14,4%) e Ungheria (13%).

Chi è il maggiore importatore di grano in Italia?

L'Italia importa il 60% del grano tenero necessario al proprio uso interno. I maggiori Paesi di approvvigionamento sono: Ungheria (17%), Francia (15%), Austria (9%), Croazia e Germania mentre dall'Ucraina arriva solo il 5%.

Perché non produciamo grano in Italia?

I motivi sono riconducibili principalmente alle condizioni di produzione totalmente diverse dei paesi da cui esportiamo: come l'utilizzo di trattamenti aggressivi (come il glifosato), i costi di manodopera più bassi e le produzioni massicce su grande scala che aiutano a calmierare i costi.

Dove è nato il grano?

Il grano o frumento, arcaicamente anche trittico (con questi nomi si indica sia la pianta sia le cariossidi di tale pianta), è un genere della famiglia graminacee, cereale di antica coltura, la cui area d'origine è localizzata tra Mar Mediterraneo, Mar Nero e Mar Caspio.

Novalesa. Una volta c'era il grano