Fonti storiche non accertate attribuiscono la scoperta del tartufo ai babilonesi, nel 3000 a. C., essendosi probabilmente imbattuti nel tipo di tartufo che ancora oggi cresce nelle terre sabbiose dell'Asia Minore, la Terfezia Leonis.Il primo a utilizzare il tartufo sembra essere stato Giacobbe nel 1600 a.
Il suo percorso scientifico risale alla fine del 1700 quando un giovane medico torinese, Vittorio Pico, nella sua tesi di laurea lo classificò con il nome di 'Tuber magnatum”, denominazione che in seguito aggiunse l'estensione Pico, in onore del suo nomenclatore.
Il tartufo ha origini antichissime. Basti pensare che alcuni studiosi ritengono che questo raro prodotto della terra era già conosciuto, e consumato, al tempo dei Sumeri (mischiato a vegetali e legumi) e dei Babilonesi (IV-II millennio a.C.).
Il tartufo, in realtà, cresce tutto l'anno, nelle sue varie specie. Il tartufo bianco va da Settembre a Dicembre, così come il tartufo uncinato. Tra Novembre e Marzo è la volta del nero pregiato. Da Gennaio ad Aprile è il turno del bianchetto e da Maggio ad Ottobre del nero estivo.
I tartufi freschi hanno una durata molto breve e variabile tra i 7 e i 14 giorni, cosa che vi sarà indicata dal venditore perché dipende dalla temperatura esterna del momento in cui è avvenuta la maturazione del tartufo.