Domanda di: Dr. Piersilvio Gatti | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Storia. Il termine "cellula" (piccola cella) fu coniato dal fisico inglese Robert Hooke nel 1665. Osservando al microscopio delle fette sottili di midollo di sambuco, Hooke identificò delle piccole strutture distinte, apparentemente vuote, simili a tante piccole celle, le stanze occupate nei conventi dai monaci.
Le cellule erano state intravvedute in un'epoca molto remota; il fisico Hooke (1665) nell'esaminare al microscopio una piccola lamina di sughero vide che questa era scavata da piccole cavità che chiamò cellule.
Intorno al 1675 Antoni van Leeuwenhoek (1632-1723), un commerciante di tessuti olandese con la passione per la scienza, osservando al microscopio una goccia d'acqua di palude riuscì a individuare per la prima volta delle cellule vive, quelle dei protisti, microrganismi unicellulari.
La cellula ha una complessa struttura interna che venne scoperta poco alla volta nel corso del XIX secolo. Fu nel 1831 che Robert Brown individuò all'interno di una cellula vegetale una piccola struttura sferica, pari a circa un decimo del volume cellulare, che fu chiamata nucleo.
Prima della nascita della teoria cellulare, segnata dagli studi di Matthias Jacob Schleiden (1804-1881) e di Theodor Schwann (1810-1882), numerosi naturalisti si erano dedicati all'osservazione delle cellule o di strutture microanatomiche considerate tali.