Chi lavora oltre quota 103 non paga contributi?

Domanda di: Karim Neri  |  Ultimo aggiornamento: 4 dicembre 2023
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L'aumento dell'esonero contributivo disposto dal Dl 48/2023, dal 1° luglio scorso, attenua gli effetti dell'incentivo previsto per chi matura i requisiti per quota 103 ma continua a lavorare e sceglie di non versare i contributi previdenziali a suo carico e di riceverli in busta paga.

Chi va in pensione con quota 103 può continuare a lavorare?

Divieto di cumulo Reddito/Pensione

La "Quota 103" non è cumulabile con i redditi derivanti da qualsiasi attività lavorativa, svolta anche all'estero, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui.

Quanto aumenta la pensione se si continua a lavorare?

Il coefficiente di trasformazione non sarà più 5,72%, ma diventerà 5,93%.

Quanto si perde ad andare in pensione con quota 103?

Quanto si perde quando si è in pensione

Questo comporterà una perdita di 180 euro ogni mese, che è pari al 10,2% dell'assegno previdenziale complessivo per una lavoratrice che raggiungerà i requisiti al compimento dei 62 anni nel 2023, con una retribuzione lorda pari a 25.000 euro.

Quali sono le penalizzazioni di quota 103?

La famosa “Quota 103”, cioè in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi, subisce un ricalcolo col sistema contributivo che può portare a un taglio dell'assegno del 20%. Intanto cambia anche lo schema delle uscite: le finestre aumentano di altri 4 mesi per i privati e 3 mesi per i pubblici.

Quanto e se conviene Quota 103