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Quanto costa un avvocato per il sovraindebitamento?
In tal senso, la tariffa per il sovraindebitamento dovrà essere rapportata ai parametri forensi previsti dal d.m. n. 55 del 2014 e da questo punto di vista, il nostro studio dell'Avvocato Monardo lavora al meglio ma sempre al minimo del tariffario che può variare tra i 1900€ e i 3900€.
Chi non può ricorrere alla procedura della gestione della crisi da sovraindebitamento?
Soggetti esclusi: non possono accedere l'imprenditore soggetto ad altre procedure concorsuali; chi, nei 5 anni precedenti, ha già fatto ricorso ad una procedura per sovraindebitamento; chi ha subito provvedimenti di revoca, risoluzione o annullamento dell'accordo di ristrutturazione o del piano del consumatore; chi ...
Quando si può chiedere la liquidazione?
Il TFR accumulato in azienda può essere ricevuto al momento della conclusione del rapporto di lavoro o, parzialmente, attraverso un anticipo legato alla necessità di sostenere spese sanitarie di carattere straordinario, spese di acquisto della prima casa, o spese da sostenere durante i congedi per maternità, o per ...
Quando si può chiedere liquidazione?
La liquidazione del TFS o TFR per i dipendenti pubblici è previsto entro i seguenti termini, calcolati a partire dalla data di fine rapporto: - 105 giorni in caso di inabilità o decesso del lavoratore; - 12 mesi in caso di pensionamento; - 24 mesi in tutte le altre ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro.
Quando puoi chiedere la liquidazione?
Ad esempio, CCNL Studi Professionali e CCNL Commercio e artigianato stabiliscono che il datore di lavoro debba pagare TFR entro 45 giorni dalla conclusione del rapporto. Il CCNL Terziario prevede una tempistica per la liquidazione del TFR non superiore a 30 giorni.
Cosa si intende per liquidazione controllata?
La procedura di liquidazione controllata prevede, dunque, la perdita di disponibilità del patrimonio, con contestuale attribuzione dell'amministrazione ad un organo terzo, il liquidatore, il quale è tenuto a gestirlo secondo principi di natura concorsuale.
Cosa succede dopo il sovraindebitamento?
Se la situazione diventa più grave (sovraindebitamento), il nuovo Codice della crisi, entrato in vigore nel 2022, prevede specifiche procedure: la ristrutturazione del debito o la liquidazione del patrimonio.
Come ottenere subito la liquidazione?
Se rispetti i requisiti previsti, esistono due alternative per ottenere la tua buonuscita senza aspettare i lunghi tempi previsti dalla burocrazia:
il primo, quello più usato in passato, è rivolgersi ad una banca; il secondo, invece, è una novità attiva dal 2023 e prevede di rivolgersi direttamente all'INPS.
Come funziona l'amministrazione controllata?
L'amministrazione controllata è una procedura concorsuale prevista dalla legge italiana che permette a un'impresa con scarsa solvibilità di operare, per un massimo di due anni, sotto il controllo del giudice e di un commissario giudiziale nominato da quest'ultimo.
Cosa cambia con la liquidazione giudiziale?
Con il Codice dell'Insolvenza, la liquidazione giudiziale sostituisce il “vecchio” fallimento previsto dalla normativa previgente. La liquidazione giudiziale è una procedura interamente finalizzata alla liquidazione dei beni di un imprenditore o di una società insolvente (artt. 121-283 CCII).
Come funziona la liquidazione giudiziale?
Quando si parla di liquidazione giudiziale ci si riferisce a quella procedura che, con l'entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d'impresa, sostituirà il fallimento e il cui fine è quello liquidare il patrimonio dell'imprenditore insolvente, ripartendo il ricavato in favore dei creditori sulla base della ...
Quando non si ha diritto alla liquidazione?
I lavoratori autonomi, quelli con partita IVA e coloro che svolgono collaborazioni occasionali non hanno diritto al TFR. Questo perché il TFR è una disposizione specifica dei contratti di lavoro subordinato; non esiste un corrispondente per quei lavoratori che non sono vincolati da un contratto di questo tipo.
Quanti soldi sono la liquidazione?
Il trattamento di fine rapporto si calcola sommando per ciascun anno di lavoro una quota pari al 6,91% della retribuzione annua (la retribuzione utile per il calcolo del TFR comprende tutte le voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, salvo diversa previsione dei contratti collettivi).
Quante volte si può prendere la liquidazione?
Come già detto, il lavoratore ha diritto di chiedere l'anticipo Tfr una sola volta nel corso del rapporto, a patto che siano presenti gli altri requisiti richiesti. Pur in presenza dei requisiti individuali citati, non è detto che l'azienda possa anticipare il Tfr.
Cosa dice l'articolo 2120 del codice civile?
In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5.
Quando termina il procedimento di liquidazione?
La liquidazione si conclude con la cancellazione della società dal Registro delle Imprese. Solitamente questa fase avviene solo nel momento in cui è stato presentato il bilancio finale di liquidazione, ovvero il bilancio ove è indicato l'eventuale saldo attivo di liquidazione che verrà ripartito tra i soci.
Quali debiti non rientrano nel sovraindebitamento?
Non rientrano, tecnicamente, nella sfera della esdebitazione la liberazione dei debiti conseguente a procedure negoziali, quali il concordato preventivo, il concordato minore, l'accordo di ristrutturazione, gli accordi in esecuzione di piano attestato di risanamento.
Qual è il presupposto per accedere alla procedura da sovraindebitamento?
Possono accedere alla procedura coloro che si trovano in una condizione di sovraindebitamento, cioè in uno “ stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l'insolvenza che si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori i quali dimostrino che il/la debitore/debitrice non è più in grado di ...
Dove rivolgersi per il sovraindebitamento?
Il debitore può rivolgersi esclusivamente ad Organismi aventi sede nel Circondario del Tribunale del luogo di residenza o sede del debitore stesso e, in mancanza, può rivolgersi al giudice per la nomina di un professionista che svolga i compiti e le funzioni attribuiti agli Organismi.
Cos'è la legge salva suicidi?
La legge salva suicidi permette al debitore di proporre un piano di ristrutturazione dei debiti pagando quello che effettivamente può pagare. La procedura di sovraindebitamento, infatti, tiene conto dei costi per la sopravvivenza che, quindi, devono essere necessariamente garantiti a prescindere dall'entità del debito.