Il complemento oggetto può essere un sostantivo ma anche un pronome, un aggettivo se sostantivato, un verbo con valore nominale, una proposizione intera (vedremo nella pagina dedicata le proposizioni oggettive) e in generale una qualsiasi parte del discorso (pronomi, avverbi, congiunzioni, ecc...). Es.
Il complemento oggetto, oltre che da un sostantivo, può essere costituito da un pronome o da una qualsiasi altra parte del discorso usata con valore di sostantivo: tutti amiamo il bello, si è portato il mangiare da casa, non so il perché.
Nell'analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l'oggetto (persona, essere animato o inanimato) dell'azione indicata dal verbo transitivo attivo della frase. Bere del buon vino.
Quali sono i verbi che possono essere seguiti da un complemento oggetto?
transitivi, sono tutti i verbi che reggono o possono reggere un complemento oggetto. L'azione che esprimono passa direttamente dal soggetto che la compie all'oggetto che la riceve senza l'ausilio di preposizioni; intransitivi, sono tutti i verbi che non possono reggere un complemento oggetto.
Quali verbi non possono reggere un complemento oggetto?
intransitivi, sono tutti i verbi che non possono reggere un complemento oggetto. L'azione che esprimono non possa direttamente sull'oggetto ma con l'ausilio di preposizioni. I verbi intransitivi, quindi, non possono essere seguiti da un complemento oggetto ma solo da complementi indiretti.