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Quanto può durare al massimo un infortunio?
Il lavoratore, vittima di infortunio sul lavoro, ha di norma diritto a 180 giorni totali di astensione in un anno solare, pena la perdita del lavoro. Trascorsi i 180 giorni del cosiddetto “periodo di comporto”, il datore di lavoro può procedere al licenziamento.
Chi deve riaprire un infortunio?
Per effettuare una riapertura infortunio inail il lavoratore deve recarsi subito dal proprio medico curante (nei casi più urgenti anche al pronto soccorso) per farsi certificare che si tratta di una ricaduta del medesimo infortunio già denunciato e registrato dall'Inail.
Come comunicare continuazione infortunio Inail?
La denuncia deve essere presentata esclusivamente tramite gli appositi servizi telematici entro 2 giorni da quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto notizia e deve essere corredata dei riferimenti relativi al certificato medico già trasmesso all'INAIL per via telematica direttamente dal medico o dalla struttura ...
Quando l'infortunio supera i 40 giorni?
Un infortunio sul lavoro, che determini una prognosi superiore a quaranta giorni con incapacità - da parte del lavoratore - di attendere alle proprie ordinarie occupazioni, comporta una automatica azione penale conseguentemente alle violazioni connesse alla sicurezza sul lavoro.
Cosa succede dopo 30 giorni di infortunio?
Quando avvengono infortuni mortali o con prognosi superiore a 30 giorni il datore deve denunciarne l'accaduto all'autorità locale di pubblica sicurezza del comune in cui l'evento si è verificato. Per i datori soggetti all'assicurazione INAIL l'obbligo si intende assolto con la semplice denuncia d'infortunio.
Quando l'Inail chiude l'infortunio?
Come detto nei paragrafi precedenti, al termine della patologia, l'INPS chiude l'infortunio con un apposito certificato di chiusura (solo se i giorni di prognosi erano maggiori di tre, se fino a tre giorni, non c'è bisogno di certificato di chiusura).
Quando l'infortunio si trasforma in malattia?
Un infortunio diventa malattia quando viene stabilito per legge che l'inabilità temporanea al lavoro non è stata causata da un incidente che presenta requisiti tali da poterlo identificare come un infortunio sul lavoro. Così, l'infortunio viene trasformato in una malattia comune e non professionale.
Cosa succede dopo i 40 giorni di infortunio?
Nel caso di lesioni gravi/gravissime, con prognosi superiore a 40 giorni o decesso, l'INAIL o le autorità di Polizia Giudiziaria segnaleranno l'infortunio alla Procura della Repubblica che aprirà un fascicolo penale per il reato di lesioni colpose gravi o gravissime e nel caso di un infortunio mortale per il reato di ...
Chi deve inviare il certificato All'INAIL?
Dal 22 marzo 2016 l'obbligo di trasmissione del certificato medico di infortunio o di malattia professionale è a carico del medico certificatore o della struttura sanitaria che presta la “prima assistenza".
Chi è in infortunio può uscire di casa?
«Se sono in infortunio posso uscire di casa»? La risposta a questa domanda, posta frequentemente, è sì, il lavoratore può uscire di casa ed è obbligato a tenere una condotta tale da non pregiudicare la guarigione e il ritorno al lavoro.
Cosa succede se sono in infortunio e mi scade il contratto di lavoro?
La malattia, la maternità, l'infortunio o altri eventi che giustificano la l'assenza dal lavoro non modificano la scadenza del contratto a termine, che quindi si risolve alla data che era stata stabilita al momento dell'assunzione o al momento della proroga.
Cosa succede dopo 60 giorni di infortunio?
Il lavoratore (con mansione soggetta a Sorveglianza Sanitaria) assente da lavoro per motivi di salute, a causa di malattia o infortunio, per una durata superiore a 60 giorni continuativi, deve svolgere una visita medica di idoneità specifica alla mansione, prima di poter riprendere la sua attività in totale sicurezza.
Cosa succede dopo 90 giorni di infortunio?
Dal 91esimo giorni fino alla guarigione clinica: integrazione se prevista dal contratto di lavoro, indennità giornaliera pari al 75% (a carico dell'Inail) della retribuzione media percepita nei 15 giorni precedenti l'infortunio.
Quando un infortunio è permanente?
Ai sensi del d.p.r. n. 1124/1965, si ha infortunio con inabilità permanente assoluta quando si perde completamente e per tutta la vita l'attitudine al lavoro; infortunio con inabilità permanente parziale quando l'attitudine al lavoro diminuisce in misura superiore al 10% e per tutta la vita; infortunio con inabilità ...
Chi è in infortunio è soggetto a visita fiscale?
Quindi nei casi di infortunio sul lavoro gli accertamenti medico-legali rimangono in capo all'Inail sia per quanto riguarda i pubblici dipendenti che per quanto riguarda i dipendenti del settore privato. Nulla cambia, in definitiva, in merito all'obbligo di reperibilità e della visita fiscale rispetto al passato.
Cosa vuol dire riammissione in temporanea?
Se dopo la ripresa dell'attività lavorativa il lavoratore si sente male per motivi conseguenti all'infortunio e torna al pronto soccorso o dal proprio medico, nel certificato rilasciato deve essere specificato che si tratta di ricaduta dall'infortunio già comunicato (Riammissione in temporanea).
Quando non viene riconosciuto l'infortunio?
Il disconoscimento dell'infortunio da parte dell'Inail determina la trasformazione dell'evento in malattia comune Inps, tipologia diversa dalla malattia professionale che è di competenza Inail. Quando l'infortunio è disconosciuto quindi l'evento diventa malattia.
Quando avviene il sopralluogo della Asl in caso di infortunio sul lavoro?
I venti giorni vengono identificati dal pronto soccorso. Se l'infortunio ha una durata inferiore a 20 giorni può: arriva un controllo ASL o Ispettorato del lavoro.
Come si fa la domanda di aggravamento INAIL?
deve essere presentata presso la propria Sede Inail e deve essere corredata da un certificato medico dal quale risulti che si è verificato un aggravamento nelle conseguenze dell'infortunio e risulti anche la nuova misura di riduzione dell'attitudine al lavoro o della menomazione dell'integrità psico-fisica.
Quali sono gli infortuni esclusi dall indennizzo?
Rimangono esclusi dall'indennizzo gli infortuni direttamente causati dall'abuso di sostanze alcoliche e di psicofarmaci, dall'uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, nonché dalla mancanza della patente di guida da parte del conducente.