Chi può prolungare l'infortunio?

Domanda di: Lucrezia Neri  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Se, allo scadere del periodo di assenza dal lavoro assegnato dal medico del PS, l'infortunato volesse chiedere la prosecuzione perché non ancora guarito, egli potrà recarsi a sua scelta: negli ambulatori Inail della sede di competenza, dal medico di base, da uno specialista o al pronto soccorso.

Chi fa la continuazione dell'infortunio?

Tramite il medico di famiglia, che si occuperà di visitarla e, se ricorrono gli estremi, redigerà un nuovo certificato medico di prolungamento. Rivolgendosi direttamente alle sedi INAIL chiedendo di essere visitato da un medico dei loro ambulatori.

Cosa fare quando finiscono i giorni di infortunio?

Per il rientro al lavoro dopo un infortunio di durata superiore a 3 giorni è necessario il certificato di chiusura dell'infortunio. L'attestato viene rilasciato da un medico dell'INAIL, quindi bisogna rivolgersi all'Istituto per richiedere il certificato con il quale ritornare a lavorare.

Come prolungare l'infortunio?

Il prolungamento è riconosciuto quando il lavoratore, in conseguenza delle lesioni riportate e per il tipo di lavorazioni esercitate, non è in grado di riprendere l'attività professionale al termine del periodo di inabilità temporanea assoluta stabilito dall'INAIL.

Quante volte si può rinnovare l'infortunio?

Infortunio sul lavoro Inail, quante volte si può riaprire

La prima è di 10 anni entro cui effettuare la revisione dalla data di decorrenza della rendita. La seconda è di 6 volte ovvero il numero massimo di casi in cui riaprire l'infortunio nell'arco del decennio.

Infortunio sul lavoro INAIL e malattia professionale