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Quanto tempo ci vuole per rifare un balcone?
«Per ristrutturare un balcone sono necessari, in genere, da 4 a 8 giorni», continua Marino. E puntualizza Fassino: «Per la buona riuscita dell'intervento occorre rispettare i tempi di essiccazione dei materiali e preparare correttamente le superfici.
Chi è il proprietario di un balcone?
Condominio: i balconi “aggettanti” appartengono in via esclusiva al proprietario della singola unità abitativa, dovendosi considerare beni comuni solo i rivestimenti e gli elementi decorativi della parte frontale e di quella inferiore.
Chi paga il rifacimento del sotto balcone?
In sostanza nel caso dei balconi aggettanti, la manutenzione dell'intera struttura, compreso, appunto, il sottobalcone, è a carico del proprietario dell'appartamento. Per questo motivo in caso di caduta di calcinacci la responsabilità dei danni fa capo al proprietario dell'appartamento.
Quanto costa rifare intonaco balcone?
I costi da sostenere per una nuova intonacatura al balcone oscillano da 20€/mq a 35€/mq.
Chi paga i lavori del balcone?
Le spese di balconi aggettanti sono solitamente tutte a carico del proprietario dell'appartamento, in quanto i balconi aggettanti rappresentano un prolungamento dell'appartamento e non hanno una funzione strutturale per il condominio.
Quali sono le parti comuni di un balcone?
I balconi di un edificio condominiale non rientrano tra le parti comuni, non essendo necessari per l'esistenza del fabbricato, né essendo destinati all'uso o al servizio di esso.
Come si chiama la parte inferiore del balcone?
Il sottobalcone detto cielino è la parte sottostante del balcone. E' dunque la parte sottostante il piano calpestabile del balcone.
Quale parte del balcone e condominiale?
I balconi, con tutte le loro parti, sono sempre considerati di proprietà del proprietario di casa. Se le parti del balcone, però, servono a definire il cosiddetto decoro architettonico dell'edificio condominiale, allora fanno parte del condominio.
Quanto costa rifare il Sottobalcone?
In generale ristrutturare un balcone costa circa 150 euro al metro quadrato. Questa cifra è riferita ad un rifacimento completo, che comprende lo smantellamento della pavimentazione e del massetto e la nuova posa in opera.
Chi si occupa di ristrutturazione?
Può essere un geometra (ha competenze di tipo strettamente tecnico, ma non è abilitato a fare interventi di tipo strutturale), un ingegnere (specializzato invece in interventi strutturali) oppure un architetto (se ben preparato può bene integrare entrambi gli aspetti).
Come funziona il bonus balconi?
Bonus balconi 2023: cosa prevede? Il bonus balconi rientra all'interno di una serie di altri bonus destinati alla ristrutturazione di case e abitazioni, è stato riconfermato per l'anno fiscale 2023 e tramite il quale si può richiedere fino a una detrazione del 50% della spesa sostenuta.
Cosa rientra nel bonus balconi?
Riassumendo prima di concludere, Il Bonus Balconi 2023 permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per la ristrutturazione di balconi, terrazzi e logge. Possono essere detratti fino a un massimo di 48.000 euro, ripartiti in dieci quote annuali.
Come si dividono le spese dei balconi?
Sempre con riguardo alla ripartizione delle spese relative ai rivestimenti ed elementi decorativi dei balconi questa avviene tra tutti i condomini, secondo millesimi, indipendentemente dal piano in cui è collocato l'appartamento o dal fatto che i lavori coinvolgano solo alcuni balconi e non tutti.
Chi paga la verniciatura delle ringhiere?
La verniciatura delle ringhiere dei balconi in condominio è a carico del proprietario dell'appartamento. Tutto ciò che non è liberamente accessibile dalle aree comuni condominiali, infatti, non è considerato bene comune.
Quali balconi rientrano nel bonus 110?
Per ciò che riguarda i balconi, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che rientrano nel bonus facciate soltanto alcuni tipi di spesa, come quelle per il rifacimento dei parapetti in muratura, delle pavimentazioni, dei sottobalconi e dei frontalini, e le spese per la verniciatura di ringhiere realizzate in metallo.
Che permessi ci vogliono per chiudere un balcone?
Per chiudere un terrazzo o un balcone e costruire una veranda è generalmente necessario un permesso del Comune, presentando apposita pratica, come una segnalazione certificata di inizio attività o ottenere il rilascio del permesso di costruire.
Come regolarizzare un balcone?
La procedura per sanare una veranda abusiva avviene attraverso il cosiddetto permesso in sanatoria. Sono 2 le condizioni di base: non deve essere stato già emesso l'ordine di demolizione della costruzione; la veranda deve essere in regola con il piano urbanistico.
Quali opere si possono realizzare senza il consenso condominiale?
Le opere che l'amministratore può autorizzare senza il consenso dell'assemblea sono unicamente quelle urgenti e necessarie, senza le quali si potrebbero procurare danni alle parti comuni dell'edificio o alle singole proprietà o a terzi.
Quando un balcone e abitabile?
Il balcone sporge fuori dall'abitazione, ma le dimensioni verso l'esterno non sono mai eccessive. Il terrazzo invece è considerato uno spazio abitabile, per questo può avere delle dimensioni maggiori rispetto al balcone. Solitamente il terrazzo non ha copertura e ha un'apposita pavimentazione.