Domanda di: Kociss Martini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Le vocali aperte (ad es., [a] e [ɑ]) sono prodotte con il maggior spazio possibile tra lingua e palato (o velo). Quelle chiuse (ad es., [i] e [u]) sono articolate con il minimo spazio tra lingua e palato (nel caso delle vocali anteriori), ovvero tra lingua e velo (nel caso delle vocali posteriori).
Una vocale chiusa o alta è un tipo di suono vocalico impiegato in numerose lingue parlate. È caratterizzata da una posizione della lingua più vicina possibile al palato, senza però creare una costrizione eccessiva che implicherebbe l'emissione di una consonante.
La è aperta. La è aperta [ɛ], nella genesi della lingua italiana, deriva nella maggior parte dei casi dalla ĕ breve latina e dal dittongo ae della lingua latina classica; si trova inoltre nel dittongo eu derivato dallo stesso dittongo in latino (neutrum>neutro).
Hai letto bene, anche se siamo abituati a pensare che le vocali siano cinque (a,e,i,o,u) è importante notare che sia la E che la O possono essere aperte o chiuse. Quindi la E aperta dovrai scriverla [ɛ], mentre chiusa la scriverai in questo modo [e]. La lettera O invece, se aperta diventa [ɔ], se chiusa [o].