Come capire se si ha avuto un infarto silente?

Domanda di: Elda Fontana  |  Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023
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Infarto Silente
  • Bruciore di stomaco;
  • Malessere generale (che ricorda quello avvertito nel corso di un banale stato influenzale);
  • Fastidio al petto paragonabile a quello evocato da una contrattura/distrazione del muscolo pettorale o dei muscoli dell'alta schiena;
  • Fastidio diffuso a mandibola, spalla e/o braccio.

Come scoprire un infarto pregresso?

Fatica, stanchezza o debolezza, con possibili vertigini e capogiri; Nausea e/o vomito, difficoltà a respirare, sudorazione intensa; Malessere generale e persistente, simile all'attacco di panico.

Cosa fare dopo infarto silente?

Cosa Fare in caso di Infarto del Miocardio

Se invece il soggetto non è ancora in condizioni critiche (es: infarto silente), i sanitari provvedono, dapprima, a identificare la sede dell'ostruzione e, successivamente, a realizzare l'intervento di disostruzione più adatto alle necessità del paziente.

Quando non è infarto?

Quando il dolore al petto non è un infarto

Non si tratta di infarto, quando il dolore è acuto causato dalla respirazione o da un colpo di tosse, oppure quando è improvviso e sparisce in pochi secondi, quando è diffuso su tutto il corpo e non localizzato al centro del torace o in un piccolo punto.

Cosa fa l'ansia al cuore?

Un momento di forte difficoltà emotiva può effettivamente “intossicare” la salute del nostro apparato cardiovascolare. La tensione, infatti, aumenta la pressione arteriosa, accelera il battito cardiaco, incrementa il rilascio di insulina, indebolisce il sistema immunitario e rallenta la guarigione delle ferite.

Infarto silente: come riconoscerlo?