Karl Popper ha definito Hegel un “profeta del totalitarismo” per la sua concezione della storia in cui prevale la dimensione assoluta dello Stato. Il totalitarismo è un modo di fare politica che consiste nella predominanza della volontà di chi governa, che rappresenta il bene per tutti.
Crede che non possa essere detto nulla di nuovo e che il suo pensiero sia l'ultimo sistema: vuole dare delle risposte a tutta la realtà. Tendendo conto della sua filosofia, si parla di idealismo assoluto perché sintesi dell'idealismo soggettivo di Fichte e di quello oggettivo di Schelling.
La sua filosofia racchiude in una grandiosa sintesi razionale la molteplicità degli aspetti della realtà e la varietà delle forme culturali con cui l'uomo ha cercato – e cerca – di comprenderla e pensarla. Hegel è un vero figlio del Romanticismo, e segue passo passo lo sviluppo dello spirito tedesco.
Per Hegel, invece, il concetto è il principio di ogni vita, è l'idea stessa che sta per essere realizzata. In questo senso il concetto rimanda al concepimento, ovvero a quello stato di vita embrionale, che deve venire alla luce.
I tre concetti chiave del sistema Hegeiano sono: la convinzione della razionalità del reale, l'idea di verità che coincide con l'intero e la concezione dialettica della realtà e del pensiero. Secondo Hegel tutta la realtà coincide con il dispiegarsi progressivo di un principio razionale che è l'idea di assoluto.