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Chi ha la DSA può essere bocciato?
Una diagnosi di DSA non assicura la promozione. Il compito del professionista è spiegare che un alunno con DSA e BES può essere bocciato se, nonostante l'attivazione del PDP, il suo rendimento non si sia rivelato comunque sufficiente. Diverso è il caso in cui la bocciatura sia dovuta a un PDP redatto ma non osservato.
Come memorizza un DSA?
Ma chi soffre di dislessia ha spesso difficoltà nel memorizzare le parole. Quindi la strategia giusta è memorizzare per immagini, (le immagini, infatti, attivano alcune aree del cervello più efficienti in chi soffre di dislessia).
Come si fa una prova equipollente?
La prova si considera “equipollente” anche se consiste nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti, all'unica condizione che consenta di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il ...
Chi valuta diagnosi DSA?
Per richiedere una diagnosi di DSA bisogna rivolgersi all'ASL. È anche possibile rivolgersi a un privato (neuropsichiatra e/o psicologo) convenzionato o accreditato dall'ASL in base alla Consensus Conference 2012.
Quanto tempo vale la diagnosi di DSA?
La certificazione è quindi soggetta ad aggiornamenti periodici, ma non ha una scadenza vera e propria.
Chi deve fornire le mappe concettuali ai DSA?
– l'uso delle mappe rientra nell'autonomia di studio e vanno predisposte dall'alunno stesso; – se non lo sa fare, è compito della scuola insegnarglielo; – nell'attesa che impari a farle da solo si deciderà caso per caso, e si scriverà nel PDP, come procedere.
Quanti alunni DSA possono stare in una classe?
81. Il numero degli alunni nelle classi iniziali che accolgono alunni diversamente abili non può superare il limite di 20, purché sia motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili.
Quali sono i diritti di un DSA?
Diritto all'utilizzo di forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità didattiche e pedagogiche dello studente; Diritto di ricevere una diagnosi precoce ed adeguata; Diritto a godere di pari opportunità di sviluppo delle capacità sia in ambito sociale che professionale.
Come fare una verifica?
Fare colazione, dormire bene, non esagerare con la caffeina, aiutare un compagno di classe, farsi una bella risata, meditare: sono alcuni dei consigli per affrontare senza troppi stress una verifica o un esame a scuola.
Come si prepara una prova di verifica?
Strutturare adeguatamente la verifica È bene che la prova faccia riferimento, in modo superficiale, a conoscenze già verificate in precedenza. Questo servirà alla classe per ripassare i concetti già consolidati, e al docente per assicurarsi che questi concetti siano stati ben assimilati dai propri alunni.
Quanti alunni servono per fare una verifica?
Ci sono diverse versioni su quest'argomento: c'è chi dice che deve essere presente almeno la metà della classe più uno affinché si svolga il compito, chi dice ci debbano essere almeno nove studenti, ma qual è la verità? Purtroppo non esiste un numero minimo di studenti per permettere lo svolgimento del compito.
Quando un DSA ha diritto al sostegno?
La risposta a tale domanda è No. Il DSA non essendo un handicap di per sé, ma un Disturbo Specifico in cui il bambino presenta un'intelligenza nella norma, non rientrano in questa categoria e per tale ragione non hanno diritto all'insegnante di sostegno.
Cosa deve fare la scuola per i DSA?
DSA, il PDP a scuola I genitori dovranno consegnare la certificazione in segreteria e agli insegnanti di classe. I docenti scriveranno poi un PDP (Piano Didattico Personalizzato) come da disposizioni ministeriali (si vedano per questo i decreti ministeriali del 2011 e 2013).
Come parlano i dislessici?
Si parla di lettura fonica frammentata o non-lettura, per indicare una decodifica molto lenta con la conseguente confusione di sillabe che si affollano nella mente del bambino. Lettere e numeri sono spesso invertiti durante la lettura rendendo poco chiara la comprensione del testo.
Quali sono le verifiche equipollenti?
Si ricorda che per “prove equipollenti” si intendono le prove con struttura e/o articolazione diversa da quella somministrata al gruppo o ad altri allievi, comunque riferite allo stesso livello ed ambito di contenuto dello standard formativo.
Come sono le verifiche equipollenti?
Equipollente significa dello stesso valore. Sono delle verifiche personalizzate, diverse da quelle dei compagni, che consentono ugualmente di verificare se sono stati raggiunti gli obiettivi o le competenze previste per tutti. Rientrano di fatto nelle modalità di verifica (V. Linee Guida PEI pag.
Cosa sono le prove di verifica?
Sono le prove in cui la consegna prevede risposte libere da parte dell'allievo. A questa categoria di prove appartengono: temi, problemi, questionari a domande aperte, relazioni, ecc.
Qual è il ruolo dell'insegnante nella diagnosi di DSA?
Per questo motivo, il ruolo dell'insegnante è fondamentale, soprattutto nella scuola dell'infanzia e primaria: ovviamente, non è suo compito effettuare una valutazione diagnostica, tuttavia, è sicuramente la figura più adatta a riconoscere e segnalare prontamente i sintomi di un DSA.
Come vedono le parole i DSA?
Il dislessico vede le parole confuse, le lettere mescolate, alcuni pezzi del testo si spostano, si capovolgono, vengono confusi con espressioni simili e a volte intere parole o concetti... PUF! spariscono.
Come scrivono i DSA?
La disgrafia fa parte dei DSA, ovvero i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, ed interessa la scrittura di parole e numeri con l'uso del segno grafico che può essere compromesso in modo lieve, medio o grave. La grafia risulta quindi disordinata, difficilmente leggibile e poco chiara.