Domanda di: Dr. Cira Marino | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Quando si parla di azione di pesca col mare mosso, il bracciolo è la parte più importante da curare. Al bracciolo è collegato l'amo, e sull'amo è posizionata la nostra esca; se il bracciolo lavora male questo si ripercuote sull'esca e… un'esca che lavora male non pesca quasi mai!
Il piombo a sfera ha il medesimo impiego ma viene usato quando il mare è mosso, perché grazie alla sua forma riesce a penetrare nella sabbia con facilità e ad esercitare una buona tenuta, mantenedo il nostro assetto nello stesso punto in cui abbiamo lanciato.
È meglio pescare quando la marea aumenta o diminuisce, poiché questo cambiamento fa sì che le prede si spostino in massa e quindi sia un ottimo momento per l'alimentazione dei pesci costieri. La pesca sarà molto più dura durante la bassa o alta marea, quando c'è meno movimento dell'acqua.
L'esca viva più utilizzata è senza dubbio il verme. Classificato come verme marino duro, il verme coreano è impiegato nel surfcasting. Un altro verme comune è il saltarello o trimullina, usato per la pesca da riva. Con queste due specie di vermi lunghi dai 6 ai 15 cm si possono pescare orate, sogliole e spigole.
Per pescare in mare dalla spiaggia, la tecnica migliore in assoluto è il surf casting, una disciplina che può essere praticata con canne da fondo da mare con grammature che vanno da 80 a 300 grammi, a seconda della tipologia di pesce che si desidera insidiare e della distanza che si intende raggiungere.