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Che significa presta il consenso?
Il consenso al trattamento consiste in “qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata e inequivocabile dell'interessato, con la quale lo stesso manifesta il proprio assenso, mediante dichiarazione o azione positiva inequivocabile, che i dati personali che lo riguardano siano oggetto di trattamento” ( ...
Chi dà il consenso?
n°145/2001, spetta al medico che effettuerà il trattamento o l'intervento, il quale dovrà altresì ottenere il necessario consenso/dissenso (informato, appunto) dal paziente prima dell'avvio del medesimo trattamento.
Quando il consenso non è valido?
Il consenso non è fornito liberamente se, ad esempio, esiste un evidente squilibrio tra la persona e l'azienda/organizzazione (ad esempio, rapporto datore di lavoro/dipendente) o qualora un'azienda/organizzazione richieda alle persone il consenso al trattamento di dati personali non necessari come condizione previa per ...
In che forma deve essere documentato il consenso dell'interessato che fornisce dei dati sanitari personali?
Il consenso non deve essere necessariamente “documentato per iscritto”, né è richiesta la “forma scritta”, anche se questa è modalità idonea a configurare l'inequivocabilità del consenso e il suo essere “esplicito” (per le categorie particolari di dati di cui all'articolo 9 Regolamento).
Chi deve dimostrare che l interessato abbia prestato il consenso?
Qualora il trattamento sia basato sul consenso, il titolare del trattamento deve essere in grado di dimostrare che l'interessato ha prestato il proprio consenso al trattamento dei propri dati personali.
Quando è richiesto il consenso?
Il consenso va espresso sempre in forma scritta quando il trattamento riguarda i dati sensibili, cioè quelli che possono rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, organizzazioni o associazioni a carattere ...
Come si scrive un Informativa sulla privacy?
Deve essere: Concisa, chiara, comprensibile e di facile accesso. Le aziende dovrebbero presentare le informazioni usando il minor numero possibile di parole, ciascun punto presentato separatamente e l'intera sezione chiaramente identificabile rispetto alle informazioni non relative all'informativa sulla privacy.
Qual è il documento che contiene l'informativa sul trattamento dei dati personali?
Il Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, più noto come GDPR, ha trovato applicazione lo scorso 25 maggio e, ormai, chiunque, e soprattutto chi si occupa di Privacy, ha ricevuto numerosissime informative sul trattamento dei dati personali.
Che caratteristiche deve avere la formula utilizzata per richiedere il consenso al trattamento dati?
Per cui il titolare che decide di basare il trattamento sul consenso deve assicurarsi che esso presenti le seguenti caratteristiche:
inequivocabile; libero (liberamente fornito); specifico; informato; verificabile; revocabile.
Cosa si intende per consenso dell'interessato?
L'articolo 4 del GDPR introduce il “consenso dell'interessato” come “qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata e inequivocabile dell'interessato, con la quale lo stesso manifesta il proprio assenso, mediante dichiarazione o azione positiva inequivocabile che i dati personali che lo riguardano ...
Quali sono gli elementi essenziali del consenso informato?
Chi scrive un consenso informato ha un compito complesso perché deve tener conto di caratteristiche molto specifiche. Gli elementi essenziali sono la chiarezza e la comprensibilità. Inoltre, deve essere completo, dettagliato e aggiornato.
Quando il consenso dell'interessato deve essere esplicito?
Per capirci il silenzio, l'inattività dell'interessato, i form precompilati non sono intesi consensi validi. Il consenso invece deve essere esplicito nel caso di trattamento di dati sensibili o nel caso di processi decisionali automatizzati, come ad esempio nella profilazione.
Quali dati non si possono pubblicare?
i dati rientranti in particolari categorie: si tratta dei dati c.d. "sensibili", cioè quelli che rivelano l'origine razziale od etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l'appartenenza sindacale, relativi alla salute o alla vita sessuale.
Cosa non è obbligatorio per una buona informativa?
L'informativa sulla privacy non è obbligatoria se: i dati sono raccolti in modo anonimo. il soggetto ha già ricevuto le informazioni. le comunicazione risulta essere impossibile, in quanto sarebbe necessario uno sforzo sproporzionato.
Quando non è necessaria l'informativa?
Ci sono dei casi in cui, nonostante tutto, la comunicazione all'interessato non è considerata necessaria: l'obbligo non scatta se i dati trattati sono anonimi (dati aggregati o statistici); i dati sono trattati per fini domestici e non vengono diffusi; l'interessato ha già le informazioni.
Come deve essere un informativa?
L'informativa deve essere chiara e concisa, facilmente accessibile ed intelligibile. Deve essere resa per iscritto o con altri mezzi (ad esempio posta elettronica) e, se richiesto dall'interessato, in forma orale (purché l'identità dell'interessato sia comprovata con altri mezzi).
Chi deve firmare l'informativa privacy?
Vi è un obbligo esplicito del Titolare del trattamento di dimostrare il consenso dell'interessato: “deve essere in grado di dimostrare che l'interessato ha prestato il proprio consenso al trattamento dei propri dati personali”. Conformemente a tale articolo è pertanto in carico al Titolare l'onere della prova.
Chi deve redigere Informativa privacy?
L'informativa deve essere redatta dai Titolari del trattamento. E' responsabilità diretta e non delegabile del Titolare del trattamento. Il titolare deve essere consapevole di quali dati si hanno, perché dove e con chi vengano trattati: tutto questo fa parte dei contenuti e del modo di comporre l'informativa.
Chi può non richiedere il consenso dell'interessato?
In particolare, una società non deve richiedere il consenso per inviare comunicazioni promozionali che riguardino prodotti e servizi alla persona che ha già acquistato, dallo stesso titolare, beni analoghi (è il cosiddetto “soft spam”).”
Come deve essere il consenso disciplinato dall'articolo 7?
Il consenso non dovrebbe essere considerato liberamente prestato se l'interessato non è in grado di operare una scelta autenticamente libera o è nell'impossibilità di rifiutare o revocare il consenso senza subire pregiudizio.