L'Erica scoparia viene anche comunemente chiamata scopa femmina, mentre l'arborea è detta scopa maschio. È da tempi remotissimi usata per la costruzione di scope, ramazze e granate e per i tetti delle capanne. Ha una facile infiammabilità ma è anche fra le prime specie che ricolonizzano i terreni arsi dagli incendi.
L'erica è una pianta cui vengono attribuite diverse proprietà. Fra queste, ricordiamo le attività diuretiche, colagoghe, antireumatiche e antibatteriche. Inoltre, si ritiene che la pianta - se impiegata esternamente - sia anche in grado di favorire la guarigione delle ferite.
L'Erica (Calluna vulgaris), conosciuta anche con il nome di Brugo, è un piccolo arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Ericacee. Ha fusto legnoso molto ramificato, glabro e prostrato. Le foglie hanno forma aghiforme, sono opposte e alterne. I fiori sono di colore viola, rosa e più raramente bianchi.
ha un colore ambrato con picchi e riflessi di rosso ed arancione; ha un caratteristico profumo che richiama una miscela di caramello, camomilla, curcuma e zafferano. Il miele di erica Masilico' ha un gusto che ricorda tamarindo, creme caramel e liquirizia e se riscaldato a bagnomaria, da cristallizzato torna fluido.
Specie molto rustica che cresce spontanea sulle Alpi e gli Appennini settentrionali, riesce a vivere ad altitudini superiori ai 2000 metri e fiorisce da Gennaio a Giugno, l'altezza massima raggiunta è di 1 metro.