Domanda di: Pablo Monti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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I prodotti da utilizzare sono a base di rame, impiegati da tempo con buon successo. Tra i rameici, gli ossicloruri, sono da preferirsi alla poltiglia bordolese per la possibilità di eseguire trattamenti in miscela con altri insetticidi.
Come detto il rame viene principalmente utilizzato in primavera e in autunno, allorché si concentrano gli attacchi del cicloconio (occhio di pavone) e di altri funghi (lebbra, piombatura…) e del batterio responsabile della rogna dell'olivo (Pseudomonas syringae var savastanoi).
Trattare in autunno dopo la caduta delle foglie e in pre-fioritura. Ogni anno effettuare al massimo 1-2 trattamenti iniziando subito dopo la fioritura ad intervalli di almeno 7-10 giorni. Non distribuire più di 1.9l di prodotto per ettaro, corrispondenti a 680 g di Dodina, per ogni trattamento.
Ad esempio, il consumo idrico giornaliero di un oliveto intensivo (circa 500 alberi ad ettaro), in produzione, nella costa della Maremma toscana, nel periodo compreso tra maggio e settembre è mediamente compreso tra gli 11 e i 20 m3 di acqua ad ettaro, cioè tra 22 e 40 litri ad albero.
Vi consigliamo di eseguire l'applicazione della calce idrata nei mesi di febbraio e marzo, al massimo fino al mese di aprile. Questo metodo è poco invasivo, naturale, non inquinante e per tale motivo è ammesso in agricoltura biologica.