Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso ordinale quando è considerato come punto di riferimento o come stato (o valore) iniziale di una grandezza, specialmente se questa è variabile in due sensi opposti. Anche in questo significato si fa uso del segno 0.
È quindi di uso comune barrare o spaccare, lo zero con una barra trasversale, ovvero con uno slash. Così si potrà distinguere meglio: O senza barra è la lettera O, Ø con la barra è il numero 0.
zero nel contesto numerico, è il numero cardinale, indicato con il simbolo 0, associato a un insieme privo di elementi (→ insieme vuoto); è un numero intero, pari (perché divisibile per 2), né positivo né negativo.
-i numeri relativi preceduti dal segno + si chiamano numeri positivi. -i numeri relativi preceduti dal segno – si dicono numeri negativi. -lo zero è considerato senza segno, quindi non è positivo e non è negativo.
La parola zero è una trascrizione dell'arabo sifr che significa «vuoto» e probabilmente il simbolo 0 nacque contando (calcolo) con ciottoli sulla sabbia: quando si toglieva l'ultima pietra non rimaneva nulla, o meglio rimaneva soltanto un'impronta circolare.