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Come si dice cane in toscano?
i'bar [ibˈbar(re)] / i-e bar [i-e'ˈbar(ri)] i'cane [ikˈkaːne] / i-e cani [iˈ-e' haːni] (qui addirittura si distingue per l'effetto della gorgia toscana)
Come si dice stai zitto in toscano?
CHETARE / CHETARSI: Zittire / stare zitto. Es. “Chetati!” = “Stai un po' zitto!”.
Come si dice soldi in dialetto toscano?
I lilleri in dialetto toscano sono i soldi, il denaro contante; si pensa che la parola abbia origine dal tallero, un'antica moneta.
Come si dice ubriaco in toscano?
Briaco fisso. / Perché la parola italiana sarebbe ubriaco, ma noi si dice: l'è briaco. In gallina, un po' briaco.
Cosa vuol dire Fava in toscano?
Una fava è uno che fa stupidaggini, una persona spesso infantile, deficiente in maturità, in sale in zucca, e non di rado è usato dai padri quando i figli fanno qualche sciocchezza: Madonna, ma sei proprio una fava!
Perché i toscani sono antipatici?
La stereotipia regionale sulla Toscana, insomma, fa antipatia perché racchiude tutti i difetti di cui l'Italia si dovrebbe liberare nel 2020 per diventare un paese migliore. Cialtroneria, egocentrismo, passatismo, superbia. Probabilmente Stanis aveva ragione: abbiamo devastato questo paese.
Perché i toscani non riescono a dire la C?
Per gli studiosi di lingue antiche la mancanza della c deriva direttamente dall'etrusco. In alcune tavolette incise si vede bene un segno che somiglia ad una freccia puntata verso il basso che per gli esperti indica proprio la c aspirata come la pronunciano oggi i toscani.
Come si chiama la C dei toscani?
per hai capito?). Questa aspirazione ha il nome di gorgia toscana e si verifica con le consonanti sorde (c,p,t) in posizione intervocalica, posizione che può verificarsi non solo all'interno di una parola, ma anche in relazione con la parola che precede.
Come si dice in toscano mi piace?
Soprattutto in Toscana si sentirà dire che una cosa piace “Una cifra”. I toscani spesso utilizzano “mi garba/mi garbano ” al posto di “mi piace”.
Come si dice buonanotte in toscano?
bona Ugo!”, come dire: “Vabbe'… buonanotte!”.
Come si dice ragazza a Firenze?
Fia / Fiha – Ragazza / (Volgarmente) Bella Ragazza - “L'hai conosciuta la nuova fia di Roberto?” / “Hai conosciuto la nuova ragazza di Roberto?” Fioso/ Fihoso – Persona capricciosa, che non si accontenta mai. - “Delafia com'è fioso il tu' figliolo!” / “Mamma mia com'è capriccioso tuo figlio!”
Come si dice bambino in dialetto toscano?
Mimmino in Toscana... Mimmino, sì. Sì, si dice. Nell'aretino dican: cittino: Guarda che cittino. / Noi si dice: i' bambino. / Qui si può dire anche: Che bel bambino!
Dove sei in toscano?
Torna 'ndrèo! (Dove vai? Torna indietro!) Gliè ganzo di nulla!
Come parlare in volgare fiorentino?
"Icchè c'ho scritto in fronte, Giocondo?" = "Mi hai preso per uno stupido?" "Vorta la carta e peggiora!" = "Di male in peggio!" o "Dalla padella alla brace!" "C'ha finiho di dare i'cencio in terra?" = "Hai terminato di lavare il pavimento e di passarci lo straccio?" (Il cencio in fiorentino è lo straccio).
Come si dice scemo in Toscana?
L'è uguale. Bischero e grullo. Grullo è bellino! Grullo non è né – come dire – né... si potrebbe dire un po' più beota, nel caso... non pòi dire totalmente idiota, totalmente scemo, totalmente...
Perché a Firenze si dice il tocco?
Cosa significa in Toscana essere tocco Si usava un tempo riferendosi ai frutti ammaccati, quelli guasti: “'ste pere son tutte tocche” si diceva al mercato al fruttivendolo che ti voleva fregare.
Come si dice schiaffo in toscano?
Normalmente si dice manarrovescio, se tu la dai così, a man'a rovescia, e la labbrata può esse la, i' ceffone 'nvece è uno schiaffo! 'Nvece la labbrata gl'è un manrovescio, o uno schiaffone forte.
Cosa vuol dire Cicala in toscano?
CICALA: A firenze è riferito all'organo genitale femminile e di conseguenza usato per indicare anche una bella ragazza. “'ha' visto che cicala quella!?, hai visto che bella ragazza quella!?
Perché Lapis si dice solo in Toscana?
Niente matita, gli scolari fiorentini usano il lapis. Dal latino “lapis haematitos” ovvero “pietra color sangue”, nome usato nell'antichità per indicare le pietre con cui era possibile disegnare. “Mi pigli in collo?!”, ovvero la tipica richiesta dei bimbi toscani che vogliono essere presi in braccio dai genitori.
Cosa si dice dei pisani?
Il più celebre motto ripetuto più e più volte a Pisa e dai pisani, in diversi frangenti, è 'Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio'. con la classica aggiunta 'Che Dio ti accontenti'. Questo proverbio riscuote l'affetto della cittadinanza, ma forse non tutti conoscono la sua origine.