Domanda di: Ing. Edipo Mancini | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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in un legame covalente due atomi condividono gli elettroni di valenza o alcuni di essi. I due atomi risultano legati perchè i due nuclei attraggono simultaneamente gli elettroni condivisi. Nel caso di un legame covalente fra due atomi uguali come in H2 o Cl2 gli elettroni di legame sono equamente condivisi.
Il legame covalente si realizza con la condivisione di una o più coppie (doppietti) di elettroni da parte di due atomi, che acquistano una configurazione elettronica esterna stabile (ottetto). A seconda del numero di coppie di elettroni condivise, si formano legami covalenti singoli, doppi o tripli.
Si ha un legame covalente puro (non polare) quando gli atomi hanno elettronegatività identica; ne sono esempi H2, O2, Cl2. Si ha invece un legame covalente polare quando i doppietti elettronici in comune tra gli atomi non sono equamente condivisi.
Il legame covalente è rappresentato convenzionalmente da un trattino tra i due atomi. Nel legame covalente una coppia di elettroni, detta coppia di legame, o più coppie di elettroni condivise tra i due atomi si posizionano in un orbitale esterno che però coinvolge entrambi gli atomi.
Quando due o più atomi vengono posti a breve distanza, si manifesta una forza attrattiva tra gli elettroni dei singoli atomi e i nuclei vicini. Se questa forza è sufficientemente intensa da mantenere uniti gli atomi, si forma un legame chimico.