Domanda di: Maristella De Santis | Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023 Valutazione: 4.1/5
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L'aragosta: come mangiare la sua polpa Le chele, la testa e le zampe possono essere staccate dal corpo applicando una decisa rotazione; la coda può essere tagliata con un coltello robusto o con delle forbici ben affilate in corrispondenza dell'attaccatura.
Cuocere crostacei vivi in acqua bollente. È considerato il miglior metodo di cottura possibile per astici e aragoste, ma è anche uno di quelli più contestati dagli animalisti di tutto il mondo, che accusano chef e amanti della buona tavola di essere eccessivamente crudeli.
La scienza ad ogni modo s'è incuriosita: alcuni ricercatori dicono sia meglio ucciderle prima per evitarle dolorose ustioni dovute all'acqua bollente. Aggiungono che il colpo di coda sia ridotto se prima le aragoste siano messe nel ghiaccio e poi sbattute nell'acqua bollente.
Considerato un po' meno pregiato dell'aragosta (perché ha un giusto più deciso e carni più compatte) viene venduto con le chele legate: è molto facile riconoscerlo, grazie a questa caratteristica. Vive nel Mare del Nord e nel Mediterraneo, tra i 50 e i 15° metri di profondità, sotto grandi massi.
Mettete l'aragosta con la pancia verso l'alto e, sempre usando le forbici, praticate 2 incisioni parallele lungo i fianchi. Staccate quindi la membrana tagliata sollevandola dalla coda verso la testa: con un taglio, incidetela all'altezza di quest'ultima e asportatela.