Come si risponde a Prosit?

Domanda di: Fiorentino Vitali  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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“Deo gratias vobis quoque”,
tradotti letteralmente come “grazie a Dio” e “grazie a Dio e a voi altrettanto”. Nel suo utilizzo più comune, lontano cioè dal contesto religioso, a “prosit” andrebbe semplicemente risposto “Tibi quoque” o “Vobis quoque” per dire “anche a te”, “anche a voi”.

Quando si usa dire prosit?

– Augurio in uso in circostanze diverse, per es. in occasione di brindisi o quando qualcuno starnutisce (col sign. di «alla salute!», «salute!»). È anche formula augurale che viene rivolta talora al sacerdote quando ritorna in sacrestia dopo avere celebrato la messa.

Perché si dice prosit a fine messa?

Secondo molti studiosi, l'origine dell'utilizzo della parola "Prosit" va rintracciata nella liturgia cristiana. Al termine della Santa Messa, prima che il sacerdote tornasse in sacrestia, i devoti, che avevano partecipato alla celebrazione, erano soliti rivolgere al celebrante questa formula augurale.

Dove si usa prosit?

Prosit è una parola latina significa "sia utile, faccia bene, giovi", o anche "sia a favore", terza persona singolare del congiuntivo presente del verbo latino prōsum, prodes, prōfui, prodesse ("giovare", "essere di vantaggio"). È utilizzata come esclamazione all'atto del brindisi.

Perché si dice fare un brindisi?

Il significato di fare un brindisi, insomma, rimanda all'azione di portare il calice verso il tuo (a te) a mo' di buon auspicio: per brindare a te, per l'appunto.

Ein Prosit - [LYRICS] - The Polka Brothers