VIDEO
Trovate 40 domande correlate
Cosa succede se metto il bicarbonato nel vino?
QUALITÀ ORGANOLETTICHE Il bicarbonato di potassio ammorbidisce il vino, migliorandone l'armonia e l'equilibrio e riducendone l'acidità.
Cosa fa diventare rosso il vino?
Gli antociani (dal greco anthos = fiore, kyáneos = blu) sono le sostanze che danno colore al vino rosso, i tannini (presenti nelle bucce e nei vinaccioli) sono responsabili dell'astringenza.
Come capire quando finisce la fermentazione del vino?
La fermentazione prevede una fase iniziale (24-36 ore), una fase tumultuosa (7-10 giorni) e una fase lenta che continua dopo la svinatura per alcune settimane, fino a quando i residui di zucchero, di solito non oltre il 2%, non vengono trasformati e l'acidità del vino diminuisce.
Quando mettere i solfiti nel vino?
Dopo aver ottenuto il mosto dal frutto, per evitare la crescita di lieviti selvaggi, batteri e microrganismi che possono influire negativamente sul gusto del vino, aggiungere metabisolfito di potassio miscelato in una piccola quantità di mosto.
Cosa si usa per ossigenare il vino?
Il decanter è un contenitore in vetro trasparente dal collo stretto e dal fondo allargato che, non solo permette al vino di ossigenarsi ed esprimere al meglio il suo bouquet aromatico, ma anche di versare nei bicchieri un vino chiaro e brillante senza gli eventuali depositi che potrebbe aver sviluppato durante il ...
Che succede se non si travasa il vino?
Se si travasa troppo presto c'è il rischio di perdere i metaboliti dei lieviti come alcol ed anidride carbonica; se si travasa troppo tardi, il vino si carica di sostanze azotate, aumenta l'acidità volatile, diminuisce l'acidità fissa e può acquisire odore di feccia ad opera dell'autolisi dei lieviti.
Come faccio a capire quando è pronto il vino?
Il vino, dal punto di vista tecnico, è pronto quando termina la fermentazione alcolica. Un vino certamente immaturo, ricco di spigolosità e qualità giovani e acerbe, tuttavia vino a tutti gli effetti.
Quante volte al giorno si gira il mosto?
Agitare il mosto con ripetute follature (o rimontaggio) che apportano ossigeno e favoriscono l'estrazione del colore e dei tannini. Questa operazione va ripetuta almeno 2-3 volte il giorno.
Come fare il primo travaso del vino?
Il primo travaso deve essere effettuato possibilmente con l'arrivo dei primi freddi autunnali: l'abbassamento della temperatura rende meno solubili i tartrati e compatta le fecce. La condizione ideale per effettuare il primo travaso è una giornata fredda, asciutta e non ventosa.
Quando si travasa il vino la prima volta?
Il primo travaso si effettua dopo circa due o tre settimane dalla svinatura, così da separare il vino dalla feccia più grossolana.
Come conservare il vino dopo la fermentazione?
I contenitori di vetroresina, molto diffusi nella produzione casalinga, offrono il vantaggio di essere economici, tuttavia risentono - seppure in quantità minore - dei cambiamenti di temperatura. Per le piccole quantità si possono utilizzare le damigiane di vetro, sia per la fermentazione, sia per la conservazione.
Cosa succede al vino senza solfiti?
LA MICROBIOLOGIA DELL'UVA E DEL MOSTO La presenza di Botrytis (e quindi della laccasi) può rendere il mosto e il vino molto sensibili all'ossidazione. In assenza di solfiti, i vini mantengono una significativa attività polifenolossidasica e possono deteriorarsi facilmente.
Quanto dura il vino senza solfiti?
Ma quanto durano questi vini? Da uno a due anni in base alla varietà. Hai tutto il tempo di gustarli prima. Produrre ottimi vini senza conservanti è realtà: scegli anche tu il gusto!
A cosa serve il bisolfito nel vino?
Cosa sono i solfiti? Col termine “solfiti” si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, di solito sottoforma di metabisolfito di potassio. La sua funzione è quella di preservare il vino, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante.
Quanto tempo deve macerare l'uva per fare il vino?
Solitamente questo processo dura circa 6-7 giorni a una temperatura di 30-32 gradi centigradi.
Quanto dura la seconda fermentazione in bottiglia?
Successivamente si procede ad una fermentazione in bianco, della durata massima di circa tre settimane, ad una temperatura che non deve superare i 20°C.
Come capire se è partita la fermentazione?
Se la schiuma non fosse presente, controllate bene il bordo la parete del fermentatore subito sopra il mosto: se fosse presente una specie di "crosticina" vuol dire che la fermentazione è stata molto rapida, la schiuma si è creata ed è già andata via, ma tutto sta procedendo per il meglio.
Quali sostanze sono responsabili del colore rosso in un vino?
Il Colore dei vini è determinato dalla presenza di sostanze coloranti presenti soprattutto nella buccia degli acini. Le sostanze coloranti presenti nel vino appartengono alle famiglie dei flavoni e degli antociani, rispettivamente responsabili della colorazione dei vini bianchi e dei rossi.
Perché il vino rosso va ossigenato?
Il vino va ossigenato, soprattutto quello invecchiato, perché entrando a contatto con l'aria inizia un processo che svela il carattere del vino e ne esalta i suoi aromi. Ecco spiegato il motivo della necessità di ossigenare alcuni vini.
Come avviene la fermentazione in rosso?
Con «vinificazione in rosso» intendiamo la produzione di vino mediante fermentazione alcolica del mosto a contatto con le parti solide, quindi con MACERAZIONE delle parti solide (bucce, raspi, vinaccioli). Dunque anche in questo caso non è il colore delle uve a distinguere la vinificazione in rosso da quella in bianco.