Domanda di: Ing. Ingrid Sala | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5
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Fatta eccezione per particolari casi igienico-sanitari, non esistono restrizioni o regolamenti per gli indumenti o gli effetti personali utilizzabili. Tradizionalmente, per la vestizione vengono utilizzati gli abiti che indossava la salma in vita, dall'intimo al vestito. È poco diffuso, invece, l'uso delle scarpe.
Sebbene il galateo preveda l'utilizzo del nero , almeno per i familiari del defunto, questa risulta essere un'usanza superata. Sono ammesse anche altre tonalità; andranno quindi preferiti abiti di tonalità scure (nero, blu e grigio) per l'uomo e scuri/neutri per la donna (bianco, rosa cipria, beige).
La tanatoprassi è l'insieme delle cure rivolte e del «trattamento estetico delle salme prima delle esequie». La parola deriva dal greco thanatos 'morte' e praxis 'pratica'. Il professionista che svolge i trattamenti di tanatoprassi è definito tanatoprattore.
Vestizione. Al termine della toelettatura si procede con la vestizione. Questa avviene in accordo con quanto richiesto dai parenti. Si andranno dunque a scegliere e far indossare alla salma i vestiti che si ritengono più opportuni, così come eventuali accessori.
Quando muore un parente o un conoscente e ci si reca a fare visita ai congiunti affranti, ecco che immancabile si porta loro ”'o zzucchero e 'o ccafè”, (ovviamente non solo questi prodotti) ma a Napoli questo è il cuonzolo più diffuso.