Domanda di: Dr. Neri Caruso | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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Legge Fornero e abolizione parziale
La pensione di vecchiaia passerà così da 66 anni e 7 mesi a 67 anni, mentre la pensione anticipata passerà da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 3 mesi di contributi.
La novità principale è la «Quota 103» che consente l'uscita ai nati entro il 31 dicembre 1961 che maturano 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023 ma va segnalato anche il rinnovo dell'ape sociale.
Da gennaio 2023, quindi, potrà essere possibile accedere alla pensione con le sue regole di base : pensione di vecchiaia a 67 e con almeno 20 anni di contributi e pensione anticipata indipendentemente dall'età e con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.
In attesa della nuova riforma strutturale, con l'avvicinarsi della scadenza della sperimentazione di quota 102, il governo ha previsto una soluzione “ponte”, per evitare che la legge Fornero rientri integralmente in vigore da gennaio 2023.
La stagione della riforma pensioni del 2024 porterà anche a una razionalizzazione degli attuali strumenti di prepensionamento, con agevolazioni e forme sostenibili di compartecipazione fra oneri a carico del datore di lavoro e dello Stato con esodo dei lavoratori più vicini alla pensione.