Cosa comporta la mancanza di potassio?

Domanda di: Miriana Conte  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La carenza di potassio definita ipokaliemia è una condizione caratterizzata da sintomi come stanchezza, debolezza muscolare o crampi muscolari, nausea, sonnolenza palpitazioni o sensazione che alcuni battiti del cuore “saltino”, costipazione. I disturbi possono essere più o meno gravi a seconda della situazione.

Perché si perde il potassio?

L'ipokaliemia (o ipopotassiemia) è definita come una concentrazione sierica di potassio uguale o inferiore a 3,5 mEq/l. Questa condizione può risultare da un deficit dei depositi corporei totali del minerale, secondario a un ridotto apporto alimentare o a perdite eccessive con le urine o dal tratto gastrointestinale.

Cosa ci vuole per far salire il potassio?

Tra gli alimenti ricchi di potassio ricordiamo: banane, albicocche, pomodori, patate, legumi e frutta secca (evitare quella salata); anche le carni e il latte hanno un buon contenuto in potassio.

Cosa mangiare per carenza di potassio?

Le fonti più ricche sono sono la verdura a foglia verde, ma anche pomodori, cetrioli, zucchine, melanzane, zucca e carote; il potassio si trova anche nei legumi fagioli, piselli, soia), nella frutta secca a guscio (mandorle) e in buone quantità anche nella frutta fresca, in particolare negli agrumi, nel melone, nelle ...

Come capire se manca magnesio e potassio?

Carenze di magnesio e potassio possono essere segnalate da sintomi come:
  1. Stanchezza cronica.
  2. Stitichezza. Sintomi depressivi.
  3. Debolezza muscolare.
  4. Nervosismo.
  5. Edemi periferici (caviglie, piedi gonfi)
  6. Difficoltà respiratorie.

Magnesio e potassio: a cosa servono e quando integrare