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Quanti giorni lasciare il mosto nel tino?
La fermentazione alcolica dura mediamente 7-10 giorni e si può controllare la durata agendo sulla temperatura del mosto. La fermentazione prevede una fase iniziale (24-36 ore), una fase definita tumultuosa (7-10 giorni.) e una fermentazione lenta che continua dopo la svinatura per alcune settimane.
Quante volte al giorno si gira il mosto?
Agitare il mosto con ripetute follature (o rimontaggio) che apportano ossigeno e favoriscono l'estrazione del colore e dei tannini. Questa operazione va ripetuta almeno 2-3 volte il giorno.
Come capire se la fermentazione è finita?
Come capire se la fermentazione è terminata Si può facilmente capire se il processo di fermentazione è completato da alcuni segnali: Il borbottio del fermentatore diminuisce fino a scomparire; Si è formato un buon sedimento di lieviti sul fondo del fermentatore; Avete raggiunto la FG (gravità finale) desiderata.
Quando si toglie il vino dalle vinacce?
Il vino è una materia viva, cambia di continuo e questi cambiamenti vanno tenuti sempre sotto controllo. Quando la sua “attività” diminuisce e le parti solide iniziano a depositarsi sul fondo è tempo di svinatura. Per i più esperti si può procedere alla svinatura quando sono rimasti circa 1-2% di zuccheri.
Quando si travasa il vino per la prima volta?
Il primo travaso si effettua dopo circa due o tre settimane dalla svinatura, così da separare il vino dalla feccia più grossolana.
Quanto deve essere la gradazione del mosto?
Per il mosto d'uva è ammesso un Titolo Alcolometrico Volumico (T.A.V.) effettivo pari o inferiore all'1% (per TAV effettivo si deve intendere la gradazione di alcool etilico svolta, espressa in volume).
Quanto deve essere il grado zuccherino del mosto?
Nei mosti destinati alla produzione dei vini secchi, gli zuccheri presenti variano dal 17 al 23%. Per uve da vendemmia tardiva possono raggiungere il 28-30% e addirittura il 40% per uve passite.
Come si legge il mostimetro?
Si immerge delicatamente lo strumento, tenendo verticalmente la provetta, in modo che il mostimetro, dopo qualche oscillazione, possa fermarsi. La percentuale di zucchero cercata si legge sulla scala al punto di affioramento. La lettura si fa a livello dell'occhio.
Quando si tappano le damigiane di vino?
Il periodo più indicato per imbottigliare è da fine febbraio a fine aprile, in giornate non piovose e senza vento. Per ottenere i vini frizzanti segui questa tabella che segue l'antica tradizione secondo cui è opportuno imbottigliare il vino nuovo con la luna nuova.
Cosa è il pied de cuvee?
Pochi giorni prima della raccolta a maturazione fisiologica, selezioniamo alcune ceste di uva per creare il pied de cuve, ovvero uno starter della fermentazione.
Cosa fare dopo la pigiatura?
Dopo la pigiatura e diraspatura (separazione dei raspi dall'uva), viene immessa in una vasca dove in circa 12/24 ore può iniziare la fermentazione. Per accelerare il processo il mosto può essere riscaldato e possono essere aggiunte colture di lieviti selezionati o mosto parzialmente fermentato di altre vasche.
Che fine fanno le vinacce?
La grande massa di vinacce per legge viene conferita alle aziende di distillazione che, dopo l'estrazione dell'alcol, smaltiscono le vinacce industrialmente attraverso processi di fermentazione per produrre biogas, oppure essiccandole parzialmente e destinandole alla combustione per produrre energia.
Quante volte si travasa il vino rosso?
Come già accennato, i travasi si susseguono periodicamente, per rendere il vino sempre più pulito e stabile. Generalmente sono tre o quattro all'anno, ma ciò dipende anche e soprattutto dalle caratteristiche del vino che si vuole ottenere.
Quando si travasa il vino nuovo?
Circa un mese dopo la torchiatura (pigiatura) dell'uva è fondamentale travasare il vino per eliminare il deposito "melmoso" che con il tempo si è andato a formare sul fondo della botte. Attenzione: è molto importante ricordarsi di questa operazione onde evitare alterazioni del gusto e sapore del vino prodotto.
Cosa cambia tra alta e bassa fermentazione?
Nelle birre a bassa fermentazione i lieviti impiegati sono quelli della famiglia Saccharomyces pastorianus, che lavorano meglio fra i 7 e i 9°C. Al contrario, nelle birre ad alta fermentazione, vengono aggiunti lieviti della famiglia Saccharomyces cerevisiae, che operano tra i 12 e i 23°C.
Come si fa a bloccare la fermentazione?
Per interrompere la fermentazione si può ricorrere a diversi sistemi, quali ad esempio l'abbassamento della temperatura, l'aggiunta di anidride solforosa (SO2) e o la filtrazione sterile del mosto in modo da eliminare completamente i lieviti che altrimenti riprenderebbero la fermentazione.
Qual è lo scopo della fermentazione?
La fermentazione è un processo effettuato da microrganismi come lieviti e batteri, che grazie alla presenza di specifici enzimi, trasformano alcune sostanze prevalentemente zuccherine, presenti negli alimenti, producendo acidi, alcol e sostanze aromatiche.
Cosa succede se non si travasa il vino?
Se si travasa troppo presto c'è il rischio di perdere i metaboliti dei lieviti come alcol ed anidride carbonica; se si travasa troppo tardi, il vino si carica di sostanze azotate, aumenta l'acidità volatile, diminuisce l'acidità fissa e può acquisire odore di feccia ad opera dell'autolisi dei lieviti.
Quanto tempo deve ossigenare il vino?
In generale, per i vini rossi giovani si raccomanda un'ossigenazione di una o due ore, mentre per i vini più maturi o da invecchiamento, come il Chianti Classico DOCG Gran Selezione Castello di Bibbione 2016, si richiedono circa trenta minuti.
Quanto zucchero si può aggiungere al mosto?
Infatti tutti i trattati di enologia riportano le quantità di saccarosio da addizionare al mosto: 1,7 Kg/Hl per aumentare di un grado alcolimetrico i vini bianchi, 1,8 Kg/Hl per i vini rossi.