Domanda di: Sig. Eusebio Gallo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Le sibille (in greco antico: Σίβυλλα, Síbylla; in latino: Sibylla) sono sia dei personaggi storicamente esistiti, sia figure mitologiche greche e romane. Erano vergini ispirate da un dio (solitamente Apollo) dotate di virtù profetiche e in grado di fare predizioni e fornire responsi, ma in forma oscura o ambivalente.
La Sibilla è una figura esistita storicamente, ma presente nella mitologia greca e in quella romana. Le sibille erano vergini dotate di virtù profetiche ispirate da un dio (solitamente Apollo), ed erano in grado di fornire responsi e fare predizioni, per lo più in forma oscura o ambivalente.
La Sibilla prese con le mani un mucchio di sabbia e chiese tanti anni di vita quanti erano i granelli raccolti. Apollo accettò esaudendo il suo desiderio e lei in cambio passò la sua vita nell'antro di Cuma, diventando l'oracolo che dona responsi ai fedeli del Dio Apollo.
“Ibis redibis non morieris in bello” - Andrai tornerai non morirai in guerra. Forte del responso positivo il giovane soldato andò in battaglia. Il soldato morì. La frase, in realtà, come tutti i responsi sibillini, è ambigua e si presta a diverse interpretazioni a seconda di come viene posizionata la punteggiatura.
Sibilla è il nome con il quale i Greci e i Romani indicavano le profetesse in generale e avevano il compito di vaticinare gli oracoli d'Apollo. Le profezie venivano proferite quando la Sibilla era in uno stato di trance (si pensa anche dovuto agli agenti naturali presenti nei luoghi di responso).