Trattamento della stitichezza o della stipsi occasionale: in presenza di feci dure e secche e difficoltà di ad evacuare, è possibile ricorrere all'impiego di clisteri al fine di rimuovere il blocco creatosi, favorendo così l'eliminazione delle feci e lo svuotamento dell'intestino.
Inserire delicatamente l'estremità della sonda rettale lubrificata nell'ano. Aprire la valvola per far defluire l'acqua contenuta nella sacca, massimo 2 litri e comunque al raggiungimento dello stimolo evacuativo. Chiudere quindi la valvola della sacca ed estrarre la sonda dall'ano.
Un clistere è, per definizione, un'irrigazione di acqua che serve per liberare l'ultimo tratto dell'intestino (colon o intestino crasso) da feci incrostate, residui non digeriti, gas, fermentazioni, putrefazioni e flora batterica patogena.
Tenendo presente che la mucosa del colon dovrà risultare ben pulita, solitamente la procedura non dura meno di 45 minuti. Ovviamente la durata complessiva dipende anche dalle condizioni del paziente. Chi soffre di stipsi, ad esempio, necessita normalmente di più tempo per una pulizia ottimale.
Una volta che il clistere è stato somministrato, il suo effetto si produce in pochi minuti. Allo stesso tempo, è possibile che nell'arco dei 60 minuti successivi alla somministrazione il paziente abbia necessità di evacuare in più occasioni per cui è bene accertarsi che non debba uscire per almeno un'ora.