Cosa significa chiedere indulgenza?

Domanda di: Dr. Costanzo Barbieri  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto e a determinate condizioni l'acquista per intervento della Chiesa (Cod.

Come funziona l'indulgenza?

L'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. Ogni fedele può lucrare per se stesso o applicare ai defunti a modo di suffragio indulgenze sia parziali sia plenarie.

Quando si ha un indulgenza?

È "la remissione dinanzi a Dio della pena temporale dovuta ai peccati già cancellati quanto alla colpa, remissione che l'autorità ecclesiastica accorda dal tesoro della Chiesa, per i vivi a modo d'assoluzione e per i defunti a modo di suffragio" (Codex iuris canonici, can. 911).

Che vuol dire 100 giorni di indulgenza?

Anticamente le pene in soddisfazione del peccato perdonato erano comminate in giorni; per esempio, per un peccato si poteva fare penitenza per 100 giorni, ovvero per 40, ovvero per tutta la vita. Il penitente poteva dunque diminuire i giorni della penitenza, riscattandoli attraverso le pratiche oggetto di indulgenza.

Cosa vuol dire ricevere l'indulgenza plenaria?

È un fatto eccezionale della liturgia, perché il Papa concede ai credenti l'indulgenza plenaria dai peccati. Cos'è l'indulgenza plenaria? È la remissione, e quindi cancellazione, totale o parziale della pena temporale dovuta per i peccati già confessati e perdonati sacramentalmente.

Cos'è una indulgenza?