Usa il Voi quando i personaggi hanno una certa familiarità reciproca ma quella a cui ci si rivolge appartiene ad un rango sociale inferiore. Usa il Lei, invece, quando non c'è conoscenza diretta e la persona a cui lo si dice si trova ad un livello sociale più alto.
Con la caduta del fascismo, il Voi è caduto ampiamente in disuso, proprio perché era strettamente associato al regime. Oggi sopravvive soprattutto nell'uso regionale, ( per esempio in sud Italia è ancora usato) anche se nell'italiano corrente la forma di cortesia da preferire è sicuramente il Lei.
È un retaggio linguistico, in realtà soprattutto il popolino ( che si esprime perloppiú in dialetto napoletano) lo usa. Io uso il Lei, eccetto quando interloquisco con persone del popolino. In quel caso uso il Voi. La maggior parte dei napoletani usa il Lei e parla in italiano corretto.
Il fascismo tenta di imporre l'uso del "voi" al posto del "lei", considerato "residuo del servilismo italiano verso gli invasori stranieri ed espressione di snobismo borghese" nella lingua parlata; quest'ultima imposizione diede agio alla fronda antifascista di esprimersi a motteggi come "da oggi vietato parlare di ...
Oggi il voi rimane solo in alcune regioni del Meridione, ma in generale si tratta di un uso sconsigliabile, perché percepito altrove come affettato o, viceversa, popolaresco.