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Quali sono le fonti visive iconografiche?
Le fonti visive: Sono tutti i tipi di immagine che vengono dal passato: disegni, pitture, mosaici, affreschi, fotografie, filmati… chiamate anche fonti iconografiche (da icona, una parola di origine greca che significa immagine).
Come si chiamano le 4 fonti?
In linea di principio, badando alla forma, si può distinguere tra fonti materiali, fonti iconografiche, fonti astratte e fonti testuali, ma i criteri di classificazione e nomenclatura possono cambiare a seconda degli autori.
Quali sono le quattro fonti?
COSA SONO LE FONTI STORICHE E QUALI SONO
fonti scritte; fonti orali; fonti mute; fonti iconografiche.
Quali sono le fonti più importanti?
Al primo posto troviamo la Costituzione e le leggi costituzionali. Al di sotto ci sono i regolamenti dell'Unione Europea. Sotto ancora ci sono le leggi dello Stato e le leggi regionali. In uno scalino inferiore troviamo i regolamenti e all'ultimo posto gli usi o detti anche consuetudini.
Quali sono le fonti orali?
FONTI ORALI Le fonti orali sono i racconti, le testimonianze e tutto ciò che si trasmette a voce da una persona all'altra. Nella storia personale le fonti orali sono, per esempio i racconti degli adulti che vivono intorno a noi.
Che cosa sono le fonti non scritte?
Gli usi e consuetudini sono fonti non scritte che consistono in comportamenti generalizzati e seguiti spontaneamente dai soggetti nella convinzione che corrispondano a norme di diritto.
Chi studia le fonti scritte?
Lo storico e lo storiografo riescono a compiere il loro lavoro grazie alle fonti, cioè delle testimonianze, orali o scritte, che hanno la funzione di fornirci più informazioni riguardo ad un preciso evento storico (es. una battaglia).
Che cos'è una fonte culturale?
Documenti e materiali di cui si serve lo storico per strutturare la sua ricerca. Si definiscono primarie le fonti costituite da tracce dirette e contemporanee di una presenza o di una attività umana legate all'argomento della ricerca (documenti scritti, testimonianze orali, oggetti d'uso, giornali e riviste ecc.).
A cosa servono le fonti?
Le fonti storiche sono i documenti o i materiali da cui è possibile trarre dati e testimonianze. L'uso critico di queste risorse permette allo storico di ricostruire un determinato arco cronologico all'interno di uno spazio geografico.
Come si fa una ricerca storica?
Prima di tutto per fare una ricerca storica si deve scegliere un tema e/o un periodo storico. Per "fare il mestiere dello storico" bisogna ovviamente usare un metodo, cioè seguire delle regole. ... chi lo ha scritto, dove lo ha scritto, perché lo ha scritto?
chi lo ha scritto, dove lo ha scritto, perché lo ha scritto?
Chi studia la storia?
Storiografo. Lo STORICO studia ed analizza i fatti sociali, politici ed economici delle comunità e società nel corso del tempo. L'attenzione degli STORICI non si rivolge in modo esclusivo ai grandi eventi, ma può riguardare anche la ricostruzione ed analisi della vita quotidiana di persone, comunità e istituzioni.
Come si ricostruisce la storia?
Per ricostruire fatti e quadri storici è necessario un meticoloso lavoro di ricerca, analisi, valutazione delle fonti. Una fonte storica è qualunque documento, oggetto o reperto in grado di fornire informazioni allo storico. Le fonti si possono suddividere in due grandi categorie: fonti primarie e fonti secondarie.
Quando una traccia diventa una fonte?
La storiografia attuale considera fonti o documenti storici tutte le tracce (umane e naturali) del passato che lo studioso è in grado di interrogare e interpretare criticamente.
Quali sono le fonti scritte?
Cosa sono le fonti scritte? Le fonti scritte sono rappresentate da tutto ciò che in qualche modo è collegato con la scrittura. Sono, ad esempio, fonti scritte le pietre con sopra delle scritte o le tavole di argilla, le lapidi, i libri, i giornali, i romanzi, i registri parrocchiali, i documenti notarili e così via.
Che tipo di fonte è un monumento?
Così, un monumento è una fonte primaria, mentre un libro che tratta di esso è una fonte secondaria; un diario di guerra è una fonte primaria, così come il racconto di un testimone oculare: lo storico A che lavorerà ad un'opera storiografica, maneggiando queste fonti, produrrà una fonte secondaria; se invece un secondo ...
Che differenza c'è tra fonti scritte e fonti non scritte?
Vengono identificate come fonti del diritto tutti gli atti e i fatti dai quali traggono origine le norme giuridiche. Gli atti sono rappresentati dalle fonti scritte mentre i fatti dalle consuetudini (fonti non scritte).
Come si chiama chi studia confronta e interpreta le fonti?
Lo storico ricerca le fonti. Studia e analizza le fonti. Confronta le sue scoperte con quelle di altri storici.
Come si fa l'analisi di una fonte?
Analisi di una fonte storica
1- Catalogare la fonte (brano di un saggio, articolo di giornale, manifesto, discorso, voce di enciclopedia, icona, grafico, film o documentario, memorie, canzone…) ... 2- Datare la fonte (data di produzione o di pubblicazione). ... 3- Individuare la provenienza e definire lo spazio geografico.
Che differenza c'è tra codici e testi unici?
Il codice è distinto dall'atto, simile per natura, di tipo testo unico, in quanto, mentre il codice è sostanzialmente innovativo della materia, il testo unico mira solamente a raccogliere in un unico atto tutto il materiale normativo vigente.
Su quale principio si fonda il diritto?
In ogni caso, l'ordinamento si fonda sulla legge e quest'ultima nasce in conseguenza di un dato fatto.