VIDEO
Trovate 16 domande correlate
Cos'è una retta proiettante?
Una retta perpendicolare al P.O. (e quindi parallela al P.V.) viene detta “proiettante in prima proiezione”. Questa retta possiede ovviamente solo la prima traccia T1, che coincide con la sua prima proiezione.
Quanti tipi di proiezioni ci sono?
I principali metodi di rappresentazione grafica, come prospettiva, assonometria e proiezioni ortogonali (con il metodo di Monge), si basano su due tipi di proiezioni: Proiezioni parallele, dette anche proiezioni cilindriche. Proiezioni centrali, dette anche proiezioni coniche.
Cosa sono le rette di proiezione?
L'autore di questa risposta ha richiesto la rimozione di questo contenuto.
Qual'è la proiezione di un segmento?
Proiettare un punto od un segmento su di una retta vuol dire andare dal punto o dal segmento alla retta perpendicolarmente. Perpendicolarmente è un avverbio che significa in modo perpendicolare, cioè in modo tale da formare angoli retti, di 90°.
Che cos'è la proiezione di un lato?
L'autore di questa risposta ha richiesto la rimozione di questo contenuto.
Come si calcola la proiezione del cateto?
Utilizzare il secondo teorema di Euclide Tenendo come esempio il triangolo ABC, citato nel precedente passo, e impostando la proiezione, abbiamo che: BH: AH = AH: HC, dove BH e HC sono le proiezioni dei cateti e AH l'altezza del triangolo.
Come calcolare distanza di proiezione?
La distanza tra la prima fila degli spettatori e la superficie di proiezione dovrebbe essere almeno 1,5 volte la larghezza dell'immagine, mentre quella tra l'ultima fila degli spettatori e lo schermo max. 6 volte la larghezza dell'immagine.
Cosa è la proiezione di un cateto?
Prendiamo un triangolo rettangolo ABC, retto in A, e tracciamo l'altezza relativa all'ipotenusa. Chiamiamo il suo piede H. Questo punto divide l'ipotenusa in due segmenti, che chiamiamo CH e HB: CH è la proiezione del cateto AC sull'ipotenusa.
Quali sono gli elementi fondamentali per una proiezione?
Gli elementi che definiscono le Proiezioni Ortogonali sono essenzialmente 3: l'osservatore (noi); l'oggetto da rappresentare; i piani di proiezione (i lati della stanza).
Come funziona la proiezione?
In fase di proiezione quindi, vengono proiettati due film contemporaneamente: ce ne si può rendere conto guardando per qualche secondo senza occhiali: quello che si vede è un'immagine tanto più "sdoppiata" quanto più l'elemento raffigurato appare tridimensionale.
In quale caso la proiezione è un punto?
Se il SEGMENTO AB è PERPENDICOLARE alla retta r, la proiezione ortogonale del segmento sulla retta (che chiamiamo sempre A'B') è un PUNTO (nel nostro esempio lo abbiamo indicato con P).
Come si chiamano le due parti in cui una retta divide un piano?
Semipiano: il semipiano è ciascuna delle due parti in cui è diviso un piano da una retta chiamata origine dei due semipiani.
Perché si usano le proiezioni ortogonali?
Le proiezioni ortogonali permettono di rappresentare un oggetto tridimensionale su un foglio riportando in maniera precisa le forme, le dimensioni e i particolari dell'oggetto. Per questo motivo sono uno dei metodi di rappresentazione più usati dai disegnatori tecnici.
Come si rappresenta una retta in proiezione ortogonale?
Per poter rappresentare una retta in proiezione ortogonale è necessario individuare le “tracce”, ovvero i punti di intersezione che essa forma incontrando i piani principali di proiezione; in genere si considerano i punti di intersezione di essa con PO e PV.
Quali sono i 3 tipi di assonometria?
Sono assonometrie parallele ortogonali: l'assonometria isometrica, l'assonometria di metrica, e l'assonometria trimetrica.
Come si chiama la linea che divide i tre piani di proiezione?
Abbiamo detto che le tre viste dell'oggetto devono essere opportunamente allineate e affiancate: gli assi x e y si dispiegano a formare un'unica linea orizzontale che divide a metà le proiezioni ortogonali e che viene chiamata linea di terra.
Come spiegare le assonometrie?
Le assonometrie, dette anche proiezioni assonometriche, sono un metodo sintetico del disegno tecnico ed hanno lo scopo di far comprendere con una sola occhiata la forma dell'oggetto. Il risultato è una sola vista, da cui si possono ricavare le misure reali dell'oggetto.
Come si individua un piano?
Si indica con le lettere minuscole dell'alfabeto. Vediamo ora il piano, anche questo non esistente nella realtà concreta, perché è un insieme continuo ed infinito di rette, privo di spessore, con due sole dimensioni: lunghezza e larghezza. Per indicarlo si usano le lettere minuscole dell'alfabeto greco (α, β, δ, ….).