In pedologia si definiscono terre rosse alcuni suoli residuali, con presenza accentuata di frazione argillosa. La terra rossa indica anche alcune varietà terrose di ossidi di ferro (in particolare ematite e goethite) estratte dai suddetti terreni ed usate come pigmenti coloranti (ocra, terra di Siena, terra d'ombra).
Il colore della terra rossa è risultato di un processo di rubefazione con formazione di ossidi ed idrossidi di ferro: principalmente ematite (α-Fe2O3), associata a goethite (α-FeOOH), con un rapporto medio ematite/(ematite+goethite) di circa 6/10 con prevalenza di ematite su goethite.
Quasi tutti sanno che la terra, rossa (non quella verde americana) arriva dal mattone, macinato. Che è quasi sempre laterizio, cioè “un prodotto in materiale ceramico a pasta porosa utilizzato sin dalla preistoria nell'edilizia”, come spiega una rapida ricerca su Wikipedia.
La terra rossa, tipica del paesaggio rurale pugliese: un colore intenso dato dalla composizione del terreno ricco di idrossidi di ferro, minerali argillosi, quarzo e quant'altro.