Domanda di: Luigi Fontana | Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2023 Valutazione: 4.1/5
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La sigillatura dei denti è una metodica di prevenzione della carie conosciuta e applicata in tutto il mondo ormai da molti decenni. Consiste nella chiusura dei solchi normalmente presenti sulla superficie dei denti attraverso l'uso di materiali a base resinosa o di cementi vetroionomerici.
Stando ai dati diffusi dal ministero della Salute: nei primi 3 anni successivi all'applicazione, la sigillatura conserva una protezione pari all'87,1% a distanza di 4 anni dal trattamento la percentuale scende al 76,3% dopo 9 anni il livello di protezione dalla carie si attesta al 65%
Oltre ai molari possono inoltre essere sigillati con resina anche i premolari e i secondi molari, solitamente in una seconda fase dal momento che si tratta di denti che erompono alcuni anni dopo rispetto ai primi.
La sigillatura dei denti è un intervento completamente indolore, semplice e rapido, che non richiede né anestesia locale né tantomeno l'utilizzo del trapano. La sigillatura del dente prevede l'applicazione di una speciale resina fluida (detta sigillante) direttamente sui solchi occlusali dei denti molari.
La sigillatura viene eseguita senza richiedere l'anestesia e l'uso del “trapano”. Infatti, il sigillante viene fatto scivolare con un pennellino nei solchi, precedentemente lavati, ripuliti e asciugati, e poi indurito con un'apposita lampada che lo farà aderire allo smalto dei denti.