L'extravergine non è un prodotto che scade come, ad esempio, il latte. Quindi un olio consumato dopo la scadenza non nuoce alla salute, ma sicuramente non ha più le caratteristiche iniziali. La norma stabilisce che la data di scadenza, indicata in etichetta, deve essere 18 mesi dall'imbottigliamento.
Quanto tempo dopo la scadenza si può usare ancora l'olio?
L'olio, con il passare del tempo, perde le sue proprietà organolettiche, ma può essere consumato anche dopo la data di scadenza senza danneggiare la salute. Certo è che la vita media dell'olio di oliva non è particolarmente lunga: infatti è preferibile consumare l'olio di oliva entro 12/18 mesi dalla produzione.
Come evitare che l'olio di oliva possa diventare nocivo
Considerando il punto di fumo dell'olio extravergine, bisogna sempre controllare il grado di calore che raggiunge e che non deve mai superare i 160/180 gradi dato che, oltre queste temperature, produrrebbe l'acroleina, sostanza irritante e tossica.
Del resto l'olio come qualsiasi altro alimento, ci avverte della propria decomposizione attraverso il sapore e l'odore! Potremo liberarcene solo quando raggiungerà un sapore più acidulo, quasi metallico se non addirittura con note decise di muffa!
L'olio scaduto è anche un ottimo rimedio per dare nuova vita al mobile in legno che la nonna vi ha regalato! Versate su un panno morbido alcune gocce di olio d'oliva mescolate al limone (¾ di olio e ¼ di limone) e il mobile risulterà nuovo.