Cosa succede se smetto di prendere betabloccanti?

Domanda di: Dr. Sandro Santoro  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Durante questo periodo, specialmente i pazienti affetti da ischemia cardiaca devono essere attentamente monitorati, poiché il rischio di eventi coronarici, tra cui la morte cardiaca improvvisa, è elevato durante l'interruzione del trattamento con beta-bloccanti. Possono anche insorgere ipertensione e aritmia.

Quando smettere di prendere betabloccanti?

Se si è in cura con i beta-bloccanti, è importante non interromperne l'assunzione senza consultare il medico curante per non rischiare di aggravare la malattia per cui sono stati prescritti. Il medico può indicare quale farmaco usare durante la gravidanza o l'allattamento.

Cosa succede se si sospende il bisoprololo?

Non interrompere la somministrazione di Bisoprololo senza averne parlato con il medico. La sospensione improvvisa della terapia con Bisoprololo può causare angina (dolore al petto), infarto o battito cardiaco irregolare.

Cosa provocano i betabloccanti?

I betabloccanti agiscono a livello cardiaco, riducendo la forza di contrazione del cuore e la frequenza cardiaca. Inoltre, andando ad influenzare il sistema renina-angiotensina-aldosterone, riducono la ritenzione idro–salina e di conseguenza la volemia e le resistenze periferiche.

Come smettere i beta-bloccanti?

Se il trattamento con metoprololo tartrato deve essere interrotto, questo deve essere effettuato, di regola, nel corso di almeno 2 settimane, dimezzando il dosaggio in modo graduale fino a quando il paziente ha raggiunto i 25 mg di metoprololo per dose (mezza compressa da 50 mg).

I betabloccanti