Cosa succede se smetto di prendere l'antistaminico?

Domanda di: Gregorio Parisi  |  Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023
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Ma chi sospende di colpo un antistaminico può andare incontro a un effetto “rebound

effetto “rebound
Con il termine effetto rebound o fenomeno di rebound si indica il ripresentarsi o l'inasprimento di una malattia dopo la sospensione di un trattamento farmacologico o la riduzione del suo dosaggio.
https://it.wikipedia.org › wiki › Effetto_rebound_(medicina)
” determinato proprio dal modo in cui agisce il farmaco. È necessaria quindi una sorta di svezzamento, per impedire che con la sospensione del farmaco si ripresentino in modo anche esagerato i sintomi per cui lo si assumeva.

Quanto tempo bisogna prendere l'antistaminico?

La maggioranza degli antistaminici sono a lunga durata e vanno assunti ogni 12-24 ore, consultare l'etichetta del farmaco e chiedere al medico per quanto tempo e con quale frequenza si dove assumere il farmaco scelto.

Cosa provoca l'uso prolungato di antistaminici?

crampi addominali, diarrea, produzione di muco nei bronchi, broncospasmo.

Cosa succede se non si cura l'allergia?

Da qui si scatena una violenta reazione infiammatoria con rilascio di immunoglobuline E (IgE), che provoca la comparsa di sintomi, infiammazioni e patologie a carico di differenti organi e apparati (polmone, pelle, occhi e naso).

Cosa non si deve mangiare quando si prende l'antistaminico?

Occorre, innanzitutto, evitare cibi ricchi di istamina, la cui presenza può dipendere da aminoacidi liberi o da microrganismi. Tra questi, ricordiamo vino rosso, spinaci, pomodori (soprattutto se in scatola), certi formaggi, estratto di lievito, cibi fermentati (vegetali come i crauti), birra.

Orticaria. desensibilizzazione in caso di allergia, antistaminici o farmaci biologici