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Come si saluta in torinese?
Dialetto torinese: il termine storico Cerea È il caso del saluto torinese: “Cerea neh”. Che conoscerete molto bene. Questo è il tipico saluto regionale del Piemonte.
Come si saluta in piemontese?
Il saluto piemontese cerea ha una connotazione un po' più formale del “ciao”. Si tratta di un saluto che denota una certa distanza tra gli interlocutori, ma che allo stesso tempo esprime in modo elegante il rispetto che c'è tra le persone coinvolte.
Come si dice buon appetito in piemontese?
Bon aptit! = buon appetito! Ch'am ëscusa!
Come si dice in piemontese Buongiorno?
Nel lessico subalpino non manca né il “buongiorno” (bondì in piemontese), né la “buona sera” (bon-a sèira) e neppure la “buona notte” (bon-a neuit), ma i piemontesi amano salutarsi soprattutto con l' ”arrivederci” (arvëdse, o anche a l'arvista), che poi è il saluto più ottimistico e benaugurale che esista.
Cosa vuol dire bugia in piemontese?
Bogianen (che in piemontese si pronuncia come “bugianén”) è la fusione delle parole “bogia” e “nen” e in italiano si traduce letteralmente con “non ti muovere”.
Come si dice come stai in piemontese?
“Com'è?” viene infatti usato in sostituzione di un più freddo “come stai?” ed è una “domanda lampo” che esige una “risposta lampo”.
Cosa vuol dire Mac in piemontese?
Mac (I), solamente ; ital. ma che; si legge in Dante : non avea pianto ma che di sospiri . . . e non avea ma che un'orecchia sola nè si dimostra ma che per effetto. ..
Come ringraziare in piemontese?
ringiovanire (v.)
Cosa vuol dire boia fauss?
Si pronuncia così come si scrive 'Boja Fauss' e significa letteralmente 'Boia Falso'. 'Boja Fauss' non è una bestemmia: l'offesa contro il boia rappresenta un'espressione molto diffusa tra i torinesi ed i piemontesi, sia come imprecazione di rabbia, che, semplicemente e più comunemente, di stupore.
Cosa significa essere torinese?
– Relativo o appartenente alla città di Torino, capoluogo del Piemonte: il territorio t.; l'economia, la grande industria t.; il dialetto t. (e assol., come s. m., il torinese), il dialetto piemontese parlato a Torino. Come sost., abitante, cittadino, nativo di Torino.
Cosa vuol dire Dio Faus?
Con questa esclamazione il popolo evitava di bestemmiare il nome della divinità definendola “falsa” utilizzando in sostituzione il nome di una persona, o meglio di un mestiere, che veniva considerato da tutti spregevole.
Cosa vuol dire Tota in piemontese?
“Tòta” invece vuol dire signorina giovane o vecchia che sia. Che origine ha “tòta”? In alcune parti del Piemonte, particolarmente nelle Langhe, si chiama “matòt” il bambino e “matòta” la bambina, nell'Astigiano i termini si sono cambiati in “mat” e “mata”.
Come si dice pomodori in piemontese?
Toumàtica è il nome con cui nel dialetto piemontese si intende il pomodoro.
Come si dice figlio in piemontese?
fieul è la traduzione di "figlio" in Piemontese. Esempio di frase tradotta: Tom ha addormentato suo figlio, cantando. ↔ Tom a l'ha 'ndurmì sò fieul an cantand.
Cosa vuol dire Gnecca?
È la versione italianizzata del bresciano "gnèc" che vuol dire "di cattivo umore".
Come si dice buon compleanno in piemontese?
auguré (v.) auguri (s. masch.) àula (s.
Cosa vuol dire Biru in piemontese?
Nel titolo ho scritto il lemma piemontese “biru” che sta per tacchino, voce di origine onomatopeica, dal verso dell'animale, con suffisso diminutivo.
Come si dice sedia in piemontese?
La “cadrega” è la “sedia” in piemontese, mentre “frusta” è un verbo e significa “logorare”.
Come si dice ghiaccio in piemontese?
giassa è la traduzione di "ghiaccio" in Piemontese.
Come vengono chiamati i torinesi?
Non è raro che i popoli acquisiscano dei nomignoli con i quali vengono identificati, proprio come i piemontesi sono da secoli soprannominati “bogianen”.